AEI, celebrati i 40 anni di impegno cristiano

By 7 Aprile 2014Dall'Italia

ROMA – L’Alleanza evangelica italiana ha ricordato sabato 5 aprile presso la chiesa evangelica di via De Chirico a Roma il quarantesimo anniversario della sua fondazione, giunta pochi mesi dopo il Patto di Losanna, il più significativo documento di area evangelicale del Novecento.

Alla presenza degli ex presidenti Giuseppe Piccolo, Gianfranco Giuni e Roberto Mazzeschi, l’attuale presidente Giacomo Ciccone ha ripercorso la storia dell’Alleanza rievocando un’altra ricorrenza, il 150° anniversario dalla pubblicazione della “Proposizione d’Alleanza Evangelica” del pastore valdese Paolo Geymonat – ripubblicata per l’occasione a cura dello stesso Ciccone -, che per primo nel 1864 propose l’istituzione di un’Alleanza Evangelica che si collegasse all’Alleanza nata nel 1846 a Londra.

«L’assemblea – spiega l’AEI – è stata un momento in cui ringraziare il Signore per la sua fedeltà e rinnovare l’impegno dell’Alleanza al servizio dell’unità evangelica»; nella sua prima relazione annuale da presidente, Ciccone ha registrato un significativo aumento del numero degli iscritti e una grande vitalità dell’organismo dagli appuntamenti istituzionali consolidati (Settimana Mondiale di Preghiera, Domenica della memoria, Giornata di Preghiera per la Chiesa Perseguitata) alle iniziative sulla libertà religiosa, l’accoglienza dei migranti, la solidarietà evangelica. Nel presentare la relazione, Ciccone ha ricordato che «Il sogno espresso 150 anni fa da Geymonat si è realizzato 40 anni fa, nel 1974. L’Alleanza Evangelica Italiana è una realtà. Come evangelici possiamo scegliere di vivere come prima del 1864 se pensiamo che l’unità evangelica sia inutile. Oppure possiamo scegliere di vivere nel lungo intermezzo tra il 1864 e il 1974, se pensiamo che l’unità evangelica sia utile ma impossibile da realizzare. Infine, possiamo scegliere di vivere dopo il 1974 consci che l’unità evangelica sia biblica, utile, difficile, ma possibile per la grazia del Signore Gesù Cristo».

Quest’anno l’assemblea dell’AEI si è svolta in concomitanza con il corrispondente incontro annuale del SISE (Servizio italiano stampa evangelica). «La collaborazione tra i due organismi – rileva con soddisfazione l’AEI – ha permesso di tenere, venerdì 4 aprile, una tavola rotonda sulle sfide che la tecnologia digitale porta alla missione cristiana di evangelizzare e fare discepoli» con Andrea Bader, segretario del SISE, e Giuseppe Rizza, coordinatore del distretto Nord-est dell’AEI, che hanno animato una conversazione sui rischi e le opportunità di questo cambiamento culturale.

Da segnalare anche la presa di distanza da parte di Edizioni GBU, Claudiana, Edizioni Centro Biblico e Soli Deo Gloria: «Abbiamo la mission di servire le chiese e i credenti, ma non solo, nel campo della produzione libraria… è unicamente questa mission – rilevano le quattro case editrici in una nota – che ci consente di poterci parlare e scambiare comunione. L’affiancamento a una realtà come l’Alleanza, a nostro giudizio, modifica la ragion d’essere della nostra comunione di servizio… Non comprendiamo in cosa possa contribuire alla nostra missione e anzi temiamo che possa sortire effetti contrari».

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