Chiese, convegno sulla disoccupazione giovanile

By 22 Marzo 2014Esteri

BRUXELLES – “L’occupazione giovanile in Europa – una sfida per le chiese?” è il titolo dell’incontro che la Conferenza delle chiese europee (Kek) e l’Azione delle chiese per il lavoro e la vita (Call) organizzano da lunedì 24 a mercoledì 26 marzo a Bruxelles. Call è una rete ecumenica europea costituitasi nel 2010 nell’ambito della Kek per occuparsi di questioni legate al lavoro e all’economia. La prossima assemblea di Call si terrà a Roma dal 22 al 24 settembre 2014.

«Vogliamo prima di tutto dare la parola ai giovani su quella che è tra le più grandi emergenze della crisi del nostro continente: l’esclusione dei giovani dal mondo lavorativo», spiegano gli organizzatori che attendono circa cinquanta partecipanti tra rappresentanti di organizzazioni ecclesiastiche giovanili, operatori di associazioni diaconali ed esperti di politiche europee.

I dati sulla disoccupazione giovanile sono drammatici: nei ventotto paesi dell’Ue sono quasi cinque milioni e mezzo i giovani che non hanno occupazione.

Come affermano gli organizzatori, «nella fede cristiana, la dignità di una persona è data da Dio e non dipende dalle proprie realizzazioni. Ogni essere umano, in base alle proprie competenze, è chiamato da Dio a servire il proprio prossimo e l’intera creazione. Per questo la disoccupazione non è solo un ostacolo economico, ma una grave menomazione della persona, del suo benessere e della sua integrità». Il tema è dunque di pertinenza delle chiese che, nell’incontro di Bruxelles, lo affronteranno a partire dalle testimonianze dirette dei giovani europei, cercando poi di analizzare le cause e le conseguenze della disoccupazione giovanile nel continente.

Ampio spazio verrà dato alle politiche europee sulla materia, ma soprattutto alla presentazione di buone pratiche attuate dalle chiese in Europa. A questo proposito la metodista Laura Nitti presenterà il “Progetto lavoro” della Consulta delle chiese evangeliche di Roma. «Il progetto è partito lo scorso mese di gennaio e si propone di orientare i giovani delle chiese» – ha spiegato Nitti all’agenzia stampa Nev -. «Si tratta di mettere in rete le diverse realtà del territorio, offrire informazioni e consulenze mirate, mettere a disposizione piccole e, purtroppo, limitate borse di studio per la partecipazione a corsi di formazione. L’incontro di Bruxelles ci aiuterà a metterci in rete con altre esperienze per migliorare ed eventualmente ampliare il nostro progetto», ha aggiunto Nitti. Dall’Italia sarà presente anche la giovane metodista Giulia Pagliani, membro della Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). [gp]

da: Nev.it – Agenzia della Fcec
data: 19/3/2014

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