Porte Aperte tra bilanci e prospettive

By 11 Maggio 2013Chiesa Perseguitata

RIMINI – Intensa seconda giornata di lavori per il 29.mo convegno annuale di Porte Aperte a Torre Pedrera (Rimini), tra bilanci, progetti, testimonianze e musica.

È stato Lino Cavone, in apertura, a tracciare un bilancio del suo pluridecennale impegno per la missione, ricordando come Porte Aperte gli abbia offerto una prospettiva interdenominazionale, un senso di appartenenza, oltre a donargli relazioni con fratelli speciali e insegnargli che «il livello spirituale non dipende dalle circostanze», che «si può dare anche quando si ha poco». «E non ultimo – ha rivelato – Porte Aperte ha ridimensionato i miei problemi».

A seguire l’addetto stampa dell’organizzazione ha delineato le prospettive future di Porte Aperte, «vanno individuate fermandosi e chiedendosi nuovamente quale sia il focus principale della struttura».
E tra i punti focali ha segnalato i valori biblici: «vogliamo continuare a essere pieni dei principi presenti nella Parola di Dio».

Nel concreto l’impegno principale di Porte Aperte nel 2012 è stato ancora quello di consegnare Bibbie e materiale cristiano: sono stati distribuiti due milioni 400 mila testi cristiani, un milione in meno rispetto all’anno precedente, «ma – ha precisato – non è una cattiva notizia». La flessione è infatti dovuta alla Cina, dove le moderate aperture delle autorità locali hanno reso più semplice stampare testi religiosi in loco, rendendo meno urgente l’introduzione clandestina di Bibbie sul territorio. A compensare il vistoso calo, tuttavia, si è registrata la necessità di raddoppiare la distribuzione nei diversi Paesi mediorientali, dove le condizioni di vita per i cristiani sono invece peggiorate: tendenze, queste, rivelate dalla World Watch List, la classifica internazionale ormai riconosciuta universalmente per la sua attendibilità, basata per ogni paese – è stato dettagliato in un filmato – su parametri quali la libertà di religione nella vita privata, le pressioni nella vita familiare tese a ostacolare fede (ripudi, minacce, abusi), le pressioni nella vita sociale, la presenza di cristiani nella vita pubblica del Paese e la libertà nell’espressione del culto.

Nel 2012 Porte Aperte ha anche contribuito alla formazione dottrinale e pratica di 219 mila credenti, mentre 207 mila persone sono state raggiunte con progetti di socio-sviluppo per la ripresa attività di un’attività lavorativa, in termini di microcredito, con il sostegno alla formazione universitaria.

Interessante anche l’analisi delle “tendenze della persecuzione” per i prossimi anni: «la crescita della chiesa cinese – ha ricordato l’addetto stampa – fa seguito alla più grande persecuzione del mondo e cambierà il volto futuro della chiesa mondiale»: una chiesa che già oggi non è prevalentemente bianca e occidentale, e che a breve vedrà una presenza sempre più massiccia di missionari cinesi, già abituati a persecuzione e carcere, nei luoghi più critici del pianeta.

Le sfide di Porte Aperte per gli anni a venire prevedono la conservazione di un elevato livello spirituale, una costante attenzione all’attendibilità delle informazioni sul campo, l’analisi dei rapidi cambiamenti che avvengono nel mondo arabo, il consolidamento della rete di collaboratori sul campo, l’impegno nella sensibilizzazione verso la chiesa perseguitata e la sfida del discepolato.

Un impegno che si vuole portare avanti rispettando la visione del fondatore, fratello Andrea, nel «potranno cambiare i metodi – ha rilevato Lino Cavone – ma l’impegno rimarrà immutato».

Nel corso della giornata hanno preso la parola anche due testimoni d’eccezione: Miguel Mosquera, pastore in Colombia, per testimoniare la drammatica situazione dei credenti nel Paese a causa delle scorribande sul territorio da parte delle forze paramilitari, mentre la giornalista Barbara Baker ha raccontato la difficile situazione delle donne in India e in Pakistan, citando i casi di Asia Bibi – in carcere da giugno 2009 – e la vicenda di Samiya: testimonianze drammatiche di donne musulmane convertite, che pagano ogni giorno con pesanti maltrattamenti o con l’esilio le conseguenze della loro scelta di fede.

La serata si è conclusa con la performance acustica di Luca Durante, voce e chitarra, accompagnato alle percussioni da Marco Cuzzovaglia: in un’atmosfera soffusa arricchita da sfumature blues, Durante ha proposto brani del suo prossimo album, al momento in fase di lavorazione, alternandoli con digressioni su canti comunitari tratti dal patrimonio musicale evangelico degli anni Ottanta.

Dopo la notte di preghiera per la Siria, che prevede turni di veglia da mezzanotte alle cinque del mattino, i lavori del convegno si chiuderanno domani mattina con il consueto culto domenicale, nel corso del quale è prevista la predicazione di Miguel Mosquera.

(nella foto, un momento del convegno)

Leave a Reply

Evangelici.net è un portale di informazione e approfondimento che opera dal 1996 per la valorizzazione del messaggio, dell’etica e di uno stile di vita cristiano

Sostieni il portale ➔