"Le donne del Muro" possono pregare ad alta voce

By 29 Aprile 2013Israele

GERUSALEMME – In futuro le donne potranno pregare ad alta voce al Muro del Pianto e portare lo scialle di preghiera ebraico. Con questa sentenza giovedì scorso la Corte distrettuale di Gerusalemme ha deliberato in merito alla decisione di un tribunale che aveva stabilito che le preghiere ad alta voce delle donne costituiscono un disturbo della quiete pubblica.

L’uso di scialli di preghiera e la preghiera ad alta voce delle donne non violano le usanze locali, né costituiscono un pericolo pubblico. Con questa decisione della Corte di Gerusalemme, l’organizzazione “Donne del Muro” ha certamente ottenuto una vittoria. Negli ultimi mesi la richiesta di un rapporto paritario nella pratica della preghiera al Muro del Pianto è diventata oggetto di dibattito pubblico.

I giornali israeliani parlano di una “decisione storica”. La presidente di “Donne del Muro”, Anat Hoffman, ha dichiarato: “Questo giudizio ha liberato il Muro Occidentale per tutti gli ebrei”. Ha spiegato inoltre che la decisione è molto importante per recuperare l’ebraismo, definire nuovamente i suoi valori e riappropriarsi del Muro Occidentale. Come ha riferito il quotidiano “Jerusalem Post”, Hoffman ha aggiunto: “L’organizzazione ‘Donne del Muro’ ha ottenuto davvero qualcosa di importante per la società israeliana e per l’intero mondo ebraico.”

Nella sua sentenza il giudice Moshe Sobell ha dichiarato che la dizione “pratiche consuetudinarie locali” non significa necessariamente una pratica ortodossa. Egli ha basato la sua decisione su precedenti sentenze della Corte di Cassazione.
Quando le donne cantano ad alta voce al Muro del Pianto, leggono la Torah o indossano il tallit, lo scialle di preghiera ebraico, secondo le autorità religiose competenti profanano la zona del Muro del Pianto. E nei mesi scorsi diverse donne sono state arrestate perché con le loro preghiere avevano infranto le norme vigenti.

Nel dicembre dello scorso anno Netanyahu aveva chiesto al presidente dell’Agenzia Ebraica, Natan Sharansky, di trovare una soluzione al problema. Come presidente dell’organizzazione che aiuta gli ebrei ad immigrare in Israele, Sharansky può svolgere un ruolo di ponte tra ebrei in Israele e ebrei della Diaspora. O per lo meno questa è la speranza del Capo del governo.

da: Isralnetz.com
data: 26 aprile 2013
traduzione www.ilvangelo-israele.it

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