Egitto, le preoccupazioni dei cristiani

By 18 Agosto 2012Chiesa Perseguitata

VERONA – A pochi mesi dalle elezioni gli egiziani che speravano in un regime realmente democratico sono molto preoccupati – commenta un collaboratore della nota organizzazione internazionale a favore della chiesa perseguitata Porte Aperte -.

Anche se è previsto che resti in carica per soli sei mesi per le nuove elezioni, il neo-presidente Morsi sta riappropriandosi dei poteri del precedente regime autoritario, che il Consiglio supremo militare aveva limitato. Inoltre la composizione del suo governo, che mira a ottenere gli aiuti internazionali indispensabili per la sopravvivenza, prevede esclusioni significative: l’ala islamica radicale non ha ovviamente nessun rappresentante, ma non ne ha neanche la Rivoluzione dei gelsomini, c’è un solo ministro cristiano, ci sono pochi esponenti della componente islamica moderata dei Fratelli mussulmani, mentre abbondano gli uomini del precedente regime. Il 24 agosto è prevista una manifestazione di piazza per scoraggiare l’ipotesi di un nuovo regime autoritario e si temono nuovi scontri.

I cristiani egiziani – informa il collaboratore di Porte Aperte – chiedono preghiera per l’Egitto in questo periodo di transizione e perché non ci siano altre vittime. [rm]

Per un approfondimento: http:bit.ly/N7hVBO, http://bit.ly/N7iziA

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