Meta: «In guardia dal Chrislam»

By 12 Dicembre 2011Dall'Italia

MILANO – Con una lettera aperta META mette in guardia le chiese da “falsi dottori” (predicatori) o da dottori sviati, perché anche in Italia sta arrivando “il Chrislam”.

Nel mondo cosiddetto evangelicale esistono purtroppo correnti di pensiero che vorrebbero far passare l’insegnamento che l’Islam ha la sua origine spirituale in Abramo, che Ismaele e il suo discendente Maometto sono profeti di Allah, che Allah sarebbe lo stesso Dio della Bibbia, visto da angolature diverse. Nel contesto dell’insegnamento Maometto e Gesù sono posti sullo stesso piano. Quest’aberrazione e altre eresie sono in circolazione, a livello internazionale, sotto il nome di un movimento che si chiama “Chrislam”(neologismo nato in America) e “Insider Movement” e che purtroppo sta dilagando velocemente a causa dello zelo di certi”dottori” evangelici.

Può essere indicativo sapere che inizialmente esponenti musulmani hanno proposto a una nutrita e rispettabile rosa di cristiani di firmare un Patto (titolo originale: “A Common Word between You and Us” – Un accordo comune fra voi e noi), come una vera e propria intesa.

Chi legge questa lettera aperta e non ha conoscenza del “Patto”d’ispirazione islamica (Sura 3:64) fra autorevoli esponenti cristiani e musulmani, lo può trovare facilmente sulla rete.

Fatti come questo dimostrano che se non si rimane in costante aderenza alla rivelazione biblica, si rischia di essere soggiogati da mutamenti dottrinali e, nel caso in esame, dagli insegnamenti “Crislamici” e “Insiders” che portano verso il sincretismo.

“Chrislam” e “Insiders” bussano ora in Italia
Nel corso degli ultimi mesi hanno bussato per entrare in Italia rappresentanti di varie missioni evangeliche straniere che operano fra gli islamici e che risultano, sia pure sotto varie sfumature, simpatizzare con quelle forme di pensiero fuorviante accennate poco prima. Da parte nostra ci siamo sentiti di nutrire nei loro confronti una sana prudenza, mista a diffidenza, proprio per non correre il rischio di accogliere e avallare qualsiasi tipo d’insegnamento falso e fuorviante rispetto alla verità della Parola.

A seguito di questi tentativi (che si sono ripetuti in un intervallo assai breve: tre opere missionarie in meno di cinque mesi) META prefigura la necessità della formazione di un fronte comune della Chiesa italiana, tale da poter contrastare il possibile affacciarsi sulla scena nazionale, negli anni a venire, di falsi dottori “Crislamici”.

Una missione fra queste, con molti anni di evangelizzazione fra gli islamici alle spalle, risulta essere tra i firmatari del Patto sancito a mezzo del documento “A Common Word between Us and You con i massimi esponenti religiosi musulmani dove, sulla base della Sura 3:64, appare inevitabile la negazione implicita del Padre Figlio e Spirito Santo, credendo unicamente in Allah e dando cosi forza all’idea tutta islamica secondo la quale noi discepoli di Cristo “assoceremmo altri dei al di fuori di Allah”.
Le conseguenze della firma di tale patto sono devastanti: portano alla negazione di Gesù come Dio nella persona del Figlio, spazzano via Dio nella persona del Padre, cancellano l’opera dello Spirito Santo nei credenti!

META prende le distanze
Recentemente, una missione firmataria del patto d’ispirazione islamica “A Common Word between You and Us” con altri dirigenti di opere consorelle straniere, è arrivata in Italia per portare il suo messaggio a pastori e leader evangelici in alcune città italiane. Da parte di questa e di altre opere missionarie “cristiane” è stata avanzata a META la proposta di aderire alle loro possibili iniziative missionarie in Italia, probabilmente nella presunzione della non conoscenza dei fatti, ma META ha sempre rifiutato fermamente.

Successivamente, alla presenza di altri responsabili cristiani italiani, queste opere hanno presentato il loro progetto dando l’impressione di aver aderito a un sincretismo di tipo “Crislamico”, e ancora una volta META si è dissociata, perché – ha spiegato – «aderire a queste iniziative avrebbe significato implicitamente avvallare e sostenere insegnamenti non propriamente cristocentrici e infiacchire la franchezza della testimonianza e della predicazione».

META si è anche dichiarata disponibile a un’apertura verso queste persone, però solo a condizione di una loro ritrattazione dall’adesione a quel patto d’ispirazione islamica (cosa che tuttavia sembrerebbe non corrispondere, per ora, alla loro volontà) e ciò nel genuino desiderio di ricondurre questi fratelli alla via maestra, che può che essere una sola: la predicazione dell’opera salvifica di Gesù, Figlio di Dio, alla croce (1 Corinzi 1:22-25).

Per un credente cristiano autentico, infatti, l’unico atteggiamento da tenersi è la totale dissociazione da chi porta “un altro vangelo”. A questo riguardo è molto importante mettere in atto adeguati “filtri” che consentano di individuare immediatamente tutti quelli che, con i loro pensieri fuorvianti, propinino simili dottrine umane.

Se la Chiesa è sostegno e colonna della Verità (1 Timoteo 3:15), sono i credenti che la formano che devono contribuire ed essere sostegno e colonna.

Lo Spirito Santo ha lanciato diversi avvertimenti attraverso le Scritture contro il pericolo dell’apostasia nei tempi futuri (1 Timoteo 4:1), di falsi dottori che cercano di pervertire i fondamenti della fede. Questo indica che esiste la possibilità che alcuni credenti siano sviati da false dottrine. Sono verosimilmente falsi dottori quegli spiriti seduttori che, servendosi della stima goduta e del fatto che sono al di sopra di ogni sospetto nella Chiesa, hanno deviato dalla centralità di Cristo e cercano di indurre altri a fare lo stesso, accettando e favorendo un compromesso con il falso insegnamento proveniente dal Corano che, di fatto, offusca la centralità di Cristo. Essi svolgono un’autentica campagna volta ad annebbiare le verità che costituiscono le fondamenta del cristianesimo.

I fatti occorsi negli ultimi mesi hanno dato origine a quello che potrebbe costituire l’avvio di un fronte comune nella Chiesa italiana: infatti, grazie alla collaborazione fra META e AEI (Alleanza evangelica italiana), è stato elaborato e pubblicato un documento che oltre a riaffermare la centralità di Cristo smonta paragrafo per paragrafo l’impegno firmato – probabilmente senza piena consapevolezza – da certi cristiani nei confronti dei musulmani.

META è fermamente convinta della necessità di proseguire nella costituzione di questo fronte comune contro i falsi insegnanti che negano, deformano o denigrano la vera natura del Figlio, conducono campagne volte a instillare nei credenti in genere sensi di colpa e di disagio invece di incoraggiare a parlare con franchezza della fede in Cristo e della Sua opera sulla Croce, come se i cristiani si dovessero scusare con i musulmani di credere in Cristo.

Chiunque lo desideri, potrà cliccare il link di seguito che reindirizza al documento di recente elaborazione e pubblicazione “Evangelo e Islam”, redatto da AEI in collaborazione con META e sottoscritto da sette opere missionarie, che si pone in netta antitesi al documento A Common Word.

“Evangelo e Islam” costituisce una prima presa di posizione, una traccia per l’evangelizzazione tra i musulmani e uno strumento che potrà essere usato nelle chiese per contrastare sul nascere eventuali tentativi di compromessi antibiblici con l’islam.

META, dicembre 2011

Per un approfondimento:
http://www.evangelici.net/notizie/1322080927.html

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