Palazzolo, Chiesa evangelica: il Comune sapeva

By 16 Novembre 2011Rassegna Stampa

PALAZZOLO (BS) -«Da ben sette anni quel capannone era la nostra chiesa. Il Comune non può dire che non lo sapeva. Lo sapeva, eccome».L’associazione “Christ Peace and Love” ha nuovamente contestato l’ordinanza comunale di ripristino della destinazione artigianale del capannone di via Golgi, dove la comunità cristiana evangelica prega […] dal 2004, ribadendo di averne dato a suo tempo comunicazione all’ufficio tecnico comunale.

Le dichiarazioni del vescovo Emanuel Obeng, responsabile della comunità protestante evangelica, hanno provocato la reazione di Stefano Raccagni, Lega nord, assessore all’urbanistica dal giugno 2009, che ha negato ci fosse l’assenso del Comune.

«Smentisco nella maniera più assoluta – ha dichiarato Raccagni – che da parte dell’Ufficio tecnico comunale sia mai stato dato assenso verbale o scritto, relativamente alla possibilità di utilizzare il fabbricato sito in via Golgi, per usi diversi da quello previsto dal vigente Piano regolatore, tantomeno quale luogo di culto».

Immediata la contro-replica della comunità evangelica che sta preparando una manifestazione in difesa della libertà di culto: «In merito alle dichiarazioni dell’assessore – ha scritto il reverendo Obeng – teniamo a precisare che nel 2004 ci siamo recati all’ufficio tecnico del Comune di Palazzolo, comunicando la nostra nuova sede. Il responsabile dell’ufficio tecnico ci confermò verbalmente che non c’era problema. Il Comune era perfettamente a conoscenza del fatto che il capannone fosse per noi un luogo di culto. Il comandante Mandelli – riferisce ancora Emanuel Obeng – in passato ci aveva chiesto se potevamo cantare per un evento organizzato dal Comune, occasione poi sfumata, anche se noi eravamo disponibili anche gratuitamente». E non è finita: «Nel 2009 sono stato contattato dai Vigili che volevano entrare nel capannone. Ci siamo dati appuntamento e li ho accompagnati personalmente all’interno: hanno scattato delle fotografie, mi hanno chiesto cosa facevamo e io ho risposto che era la nostra chiesa. Un consenso scritto da questa amministrazione non l’abbiamo mai avuto, ma un tacito consenso sì. Diversamente non avremmo potuto continuare indisturbati per sette anni».

di: G.C.C.
da: Bresciaoggi.it
data: 16 novembre 2011

nella foto di bresciaoggi.it: il locale della chiesa di Palazzolo

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