MILANO – L’agenzia semi-ufficiale iraniana Fars News Agency aveva recentemente diramato notizie (riprese e avallate anche da qualche testata italiana), secondo le quali il pastore Nadarkhani non sarebbe stato un apostata, ma sarebbe stato “giustiziato” per reati quali stupro ed estorsioni. In Iran si diceva anche che il pastore avesse agito contro la sicurezza nazionale, essendo “un sionista”.
In un articolo datato 30 settembre, la CNN da Washington ha fatto sapere di aver ottenuto dall’American Center for Law and Justice fotocopia della sentenza in lingua farsi pronunciata nel 2010 dalla Suprema Corte iraniana contro il pastore e che il documento è stato tradotto dalla lingua originale dalla Confederazione degli studenti iraniani di Washington. Qui appare chiaramente che l’unica accusa era quella di apostasia.
Forti i dubbi che di fronte all’indignazione e alla mobilitazione internazionale suscitata dal caso, l’ennesimo contro un cristiano, le nuove accuse siano state fatte circolare ad arte anche per giustificare i due anni di carcere ingiusto che Yousef Nadarhkani ha subito e sta subendo. [arg]
L’articolo completo della CNN (in inglese)
con foto del documento in lingua originale: http://bit.ly/oBcdPu
