Funerale evangelico per il barista ucciso

By 19 Febbraio 2011Rassegna Stampa

TAURIANOVA (RC) – «Il male si vince solo con il bene e la via del bene è la via di Gesù»: il pastore Paolo Testa ha così concluso la sua riflessione in occasione del rito funebre secondo la confessione cristiana evangelica, che ha segnato l’estremo saluto ad Antonino Battaglia, lo sfortunato gestore del bar deceduto martedì scorso in ospedale, dopo due giorni di agonia conseguenti ad un colpo di pistola alla testa sparatogli da un quindicenne suo cliente per futili motivi.

La città ieri pomeriggio si è fermata. Le saracinesche dei negozi erano tutte abbassate con la scritta “chiuso per lutto”, le vie del centro erano piene di manifesti, di gigantografie, di striscioni, tutti dedicati a Tony.

All’interno dell’aula consiliare, che ha ospitato la camera ardente e la cerimonia religiosa, c’era tanto dolore. C’era lo strazio del fratello Giosuè, che è stato per tutto il tempo abbracciato alla bara, c’era lo sconforto della fidanzata della vittima, Annalisa, c’era il senso di smarrimento dei genitori Pino e Fiorella.

Una moltitudine di parenti, amici, conoscenti e cittadini ha poi voluto assiepare ogni posto disponibile nella sala e tutta la piazza antistante l’aula consiliare, sfidando il vento e la pioggia pur di essere presente. C’erano le istituzioni cittadine, con il vice prefetto Filippo Romano, componente della Commissione straordinaria che amministra la città, il vice questore Andrea Ludovico, il parroco di Maria ss. Delle Grazie don Antonio Spizzica, il difensore civico Michele Ferraro, quello emerito Giuseppe Sorace, il comandante della polizia locale Antonino Bernava, con i vigili in alta uniforme ed il gonfalone del Comune, e tante altre autorità.

Il Pastore che ha proposto varie riflessioni e preghiere, intervallate da coinvolgenti canti, ha evidenziato come «Tony sia stato vittima di una scelta sbagliata, improntata al male, così come avvenne a suo tempo per Gesù», aggiungendo però che «chi intraprende la via del bene sceglie automaticamente la strada del perdono».

Ci sono poi state varie testimonianze. Le cugine hanno ricordato il carattere solare ed intraprendente di Tony, mentre gli amici hanno chiuso il loro intervento col simpatico urlo di carica che il giovane, parafrasando il suo cognome, usava: “Battaglia c’è!”. Molto significativo è stato l’intervento del vice prefetto Romano, che ha riscosso applausi a scena aperta da parte di tutta l’enorme assemblea. Il componente della triade commissariale ha parlato senza mezzi termini di «episodio vergognoso che getta nuovamente fango su una città, additata come un posto dove si uccide per venti euro». Romano è andato giù durissimo, affermando che «quanto avvenuto non è casuale, ma è espressione di una cultura da sradicare».

Infine il vice prefetto ha dichiarato in modo inequivocabile che «è ferma intenzione del Comune di Taurianova di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico di S.G.», precisando poi, anche a beneficio degli organi di stampa presenti, che «l’Ente è intenzionato a chiedere alla famiglia del minorenne, in tutte le sedi giudiziarie competenti, di rifondere gli enormi danni all’immagine della città che questo episodio delittuoso ha causato», rimarcando infine che «con le somme che il Tribunale riconoscerà si provvederà ad intervenire per la riqualificazione del viale XXIV Maggio, la via dove il povero Tony aveva il suo bar e per la quale lo stesso si era speso, organizzando iniziative musicali durante la scorsa estate». […]

di: Domenico Zito
da: Gazzetta del Sud online
data: 19 febbraio 2011

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