Usa, l’arca di Noè spacca il Kentucky

By 9 Dicembre 2010Rassegna Stampa

NEW YORK – Sarà lunga 150 metri, costruita a mano e fatta interamente di legno, e porterà a bordo coppie di animali, proprio come il modello biblico a cui si ispira. La novella “arca di Noè” che viene costruita nel Kentucky vuole essere un’iniziativa turistica, ma sta causando un gran discutere al livello politico. Il costo dell’arca, circa 150 milioni di dollari, sarà in parte sostenuto dalle casse dello Stato del Kentucky, e questo fa gridare allo scandalo i laici e gli scienziati, perché di fatto in tal modo si viola il primo Emendamento della Costituzione americana che richiede la separazione di Stato e Chiesa.

La costruzione della nuova arca è il progetto di un gruppo di cristiani fondamentalisti che ha già aperto in Kentucky il Museo della Creazione. Il gruppo, Answers in Genesis (Risposte nella Genesi) sostiene che la Bibbia contiene la verità letterale della creazione del mondo da parte di Dio. Il gruppo rifiuta il principio scientifico dell’evoluzione della specie, sostenendo che si tratta solo di una teoria, e gli contrappone il Creazionismo, secondo il quale la Terra è stata creata in sei giorni, appena 6 mila anni fa. Il Museo della Creazione sorge a circa 60 chilometri dal parco dove verrà costruita l’arca. Intorno all’immensa finta imbarcazione, verrà ricreato un villaggio dell’era paleocristiana e una “Torre di Babele”. Una sala teatrale con 500 posti sarà usata per proiettare documentari di contenuto religioso-biblico. E a bordo dell’arca verranno fatte salire coppie di giovani animali, secondo quello che l’amministratore crede sia stato l’operato di Dio stesso: «Noi – spiega Mike Zovath – pensiamo che il Signore abbia scelto animali giovani e sani, non ancora cresciuti, che prendessero meno spazio e poi fossero in grado di ripopolare la Terra». Il tutto sarà costruito in modo ambientalmente corretto. Non perché gli imprenditori credano ai dati scientifici sul riscaldamento della terra, ma «per rispetto verso il Creato».

Un recente sondaggio ha dimostrato che il 31 per cento degli americani crede che la Bibbia sia storicamente corretta e rifletta parola per parola la volontà di Dio. La percentuale sarebbe in realtà molto più alta presso le chiese fondamentaliste evangeliche che fra i cattolici: più del 40 per cento degli evangelici ci crede, contro un po’ meno del 20 per cento dei cattolici, per i quali in genere la Bibbia è ispirata da Dio ma va “interpretata”.

Il governatore dello Stato, il democratico Steven Beshear, è stato attaccato dagli stessi giornali del Kentucky per la scelta di appoggiare un progetto religioso e sostenerlo con le casse statali. Lui ha risposto che il suo primo dovere è di assicurare posti di lavori ai suoi elettori, e ha ricordato che il “Parco dell’Arca” assicurerà 900 impieghi, sia a tempo pieno che part-time. Inoltre il governatore ha espresso l’auspicio che la vicinanza del Parco dell’Arca con il Museo della Creazione creerà una specie di “corridoio” del turismo religioso, che attirerà scuole e chiese. Ma è proprio questo che allarma laici e scienziati: il geologo Daniel Phelps ad esempio ha lamentato il fatto che lo Stato perderà il rispetto del mondo scientifico, mentre un fondo del giornale Lexington Herald Leader denuncia che l’ostilità verso la scienza «farà poco per attirare il tipo di datori di lavoro che offrirebbero impieghi meglio pagati».

di: Anna Guaita
da: Il Messaggero
data: 7 dicembre 2010

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