Missione possibile, obiettivo raggiunto

By 29 Maggio 2008Musica e dintorni

MILANO – Un nuovo ambulatorio finanziato dagli italiani sorgerà in una zona sperduta del Laos: è l’annuncio che Gerry Testori, raggiante, ha dato al termine della serata benefica organizzata mercoledì 28 maggio da Missione Possibile a Milano.

La serata, di musica e arte, si è svolta presso la chiesa evangelica “Jesus is Lord” di Milano-via Bisceglie. L’obiettivo specifico dell’organizzazione, che da anni si occupa di sostenere le popolazioni del sudest asiatico con l’invio di missionari, la creazione di strutture e il sostegno di opere esistenti, era reperire i fondi per costruire un ospedale da campo in un’area del Laos che non riscontra presidi medici nel raggio di cinquanta chilometri: e i trecento presenti hanno permesso di raggiungere la cifra di cinquemila euro, che nei prossimi mesi verrà utilizzata sul campo per la realizzazione della struttura.

La serata è stata anche l’occasione per presentare un bilancio dell’impegno di Missione possibile nel corso dell’anno appena concluso, e in particolare l’impegno nella costruzione di una struttura scolastica a Roong, in Cambogia, testimoniato con un filmato apposito.

Allo stesso tempo è stato esteso un invito a contribuire e collaborare con l’organizzazione: in particolare Francesca Roggero, responsabile di zona di Missione Possibile e da due anni residente nel sudest asiatico dove segue le operazioni sul campo, ha ribadito il suo impegno, esprimendo nel contempo il desiderio e la necessità di trovare nuove forze per seguire i progetti in corso.

Dal punto di vista musicale, naturalmente secondario rispetto al contesto benefico, la serata è cominciata con i Worship Station e la loro lode giovane e vivace; Simone Giandolfi e Alessandro Pentené, a due voci, hanno condotto i tre brani, mentre a lato scorrevano sui due schermi le immagini scattate nel corso dei viaggi di Pentené con Missione Possibile in Cambogia.

Dopo i giovani milanesi della chiesa Bethel è stata Beatrice Paone da Pescara a salire sul palco: prima con la base, poi voce e chitarra, ha coinvolto i presenti con il suo entusiasmo.

A seguire le Voci di Sion, giunte per l’occasione a Milano da Caserta: con i loro ritmi serrati, accompagnati da tastiera e batteria elettronica, hanno coinvolto i presenti, prima di regalare intensi momenti di lode.

Interessante, nel corso della serata, anche il mimo dei giovani della chiesa ospitante, significativo e recitato con competenza.

Selene Scannapieco, voce ormai discretamente nota nell’ambiente evangelico milanese, ha proposto prima un pezzo voce e chitarra accompagnata da Julim Barbosa, per poi concludere con un brano tratto dal musical “Ruth, la perla di Moab”, di cui Selene è stata una dei protagonisti.

Hanno chiuso la serata Julim Barbosa e Nico Battaglia in duo acustico che richiamava la situazione proposta nel recente concerto di Barbosa a Chiasso; apertura con “Libertà” in versione italo-portoghese, virata sulla lode con “I could sing of your love forever” e conclusione con “Nessuno mai”.

(nella foto: la performance delle Voci di Sion)

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