L’oroscopo, come il pane

By 2 Gennaio 2008Dall'Italia

MILANO – L’associazione del pane con l’oroscopo è pura frequenza statistica, perché, a quanto pare, come non manca il pane sulle tavole degli italiani, così non ci si priva dell’immancabile previsione astrologica.

Le riviste di astrologia sono numerose, i siti internet a tema quasi non si contano, le previsioni astrologiche hanno il loro spazio su ogni media, dalla tv alla radio, arrivano via sms o fanno capolino sul televideo o al termine di rinomati tg, insomma un vero e proprio bombardamento, a quanto pare piuttosto gradito dai milioni di italiani che, quotidianamente, leggono o ascoltano l’oroscopo.

Già, l’oroscopo, ovvero – per dirla come il dizionario – «la predizione del futuro di una persona, basata sulla posizione degli astri nel momento della sua nascita», punto di riferimento per molte persone e anche chi dice di non crederci non manca di dare un’occhiata, tanto per curiosità, salvo poi rimuginare tutto il giorno su una previsione non proprio positiva, perché «Non si sa mai. E se avesse indovinato?».

Il patito dell’oroscopo non si convince dell’inverisimiglianza dell’enunciato astrologico, neppure davanti all’incontestabile evidenza delle contraddizioni delle decine di previsioni, che, nello stesso giorno, indicano fortuna e sfortuna in amore per lo stesso segno zodiacale, tanto per fare un esempio. E non serve spiegargli che lo zodiaco astronomico e quello astrologico non corrispondono: quello astronomico è suddiviso in tredici segni, quello astrologico in dodici, quindi un nato il 5 maggio non sarà del segno del toro, ma dell’ariete, e il nato il 30 ottobre non appartiene al segno dello scorpione, ma della vergine e così via. Un bel problema anche per chi non crede nell’oroscopo, ma è certo di riconoscere le caratteristiche di una persona in base al suo segno zodiacale. La soluzione però è bella e pronta, perché gli esperti di astrologia non mancheranno di far notare come, nonostante la costellazione di un dato segno si sia spostata (per il fenomeno della precessione degli equinozi, cioè del movimento della Terra che modifica lentamente l’orientamento del suo asse di rotazione), il segno zodiacale è sempre lo stesso; una sorta di adattamento, così nessuna paura turberà i sogni degli appassionati.

Chissà se l'”oroscopofilo” capirà che l’astrologia ha basi quantomeno traballanti, e risultati altrettanto fatui, leggendo il rapporto che il “Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale” (CICAP) ha stilato, riportando le previsioni enunciate per l’anno 2007 e gli inevitabili (e questi sì, prevedibili), errori e mancanze degli astrologi. Certo è che, fa notare il Comitato scientifico del Cicap, avvenimenti molto importanti non sono stati predetti, quali, solo per citarne alcuni, i falliti attentati di Al Qaeda a Londra e Glasgow, le manifestazioni di piazza in Myanmar con la sanguinosa repressione dei monaci buddisti, lo scandalo McLaren in Formula 1, la nascita del Partito Democratico e l’annuncio del nuovo partito di Berlusconi; mentre alcune predizioni non hanno avuto alcun riscontro; tra le tante: un 2007 più facile da gestire per Prodi, l’intesa di pace in Palestina a gennaio, l’anno della pace tra Israeliani e Palestinesi e ancora, la caduta di Ahmadinejad in Iran e, per passare ad argomenti più leggeri, gli astri sfavorevoli di Simone Cristicchi, che invece, pochi giorni dopo la previsione, ha vinto il Festival di Sanremo.

Insomma, l’astrologia parrebbe più un gioco che altro. Un gioco che però fa circolare milioni di euro, dalle tasche degli appassionati ai più o meno sedicenti astrologi, in cambio di qualche effimera illusione. E a proposito di soldi, ben un milione di euro è la cifra che il Cicap ha messo in palio «per chi riuscirà a fornire prove della validità dell’astrologia. Qualcuno riuscirà a vincerlo nel 2008? Il primo astrologo che lo prevede… ha vinto». [sr]

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