Cristiani 2007, un primo bilancio

By 26 Dicembre 2007Chiesa Perseguitata

MILANO – Nel periodo dell’anno in cui si celebra una delle ricorrenze più significative del cristianesimo, ovvero la nascita di Gesù Cristo, non si può non pensare ai milioni di cristiani che sono perseguitati, in diversi Paesi del mondo, a causa della loro fede.

Probabilmente qualche decennio fa nessuno avrebbe pensato che il cristianesimo, nel ventunesimo secolo, sarebbe potuto diventare obiettivo di persecuzione a livelli tali, ma i dati parlano piuttosto chiaro: sono ormai oltre duecentocinquanta milioni i cristiani che non possono vivere in libertà la propria fede.

I Paesi più a rischio sono quelli a maggioranza islamica, ma anche in alcuni Stati in cui la religione principale è il buddismo (tra cui il Buthan, lo Sri Lanka e la Birmania) o l’induismo (India) sono numerosi i casi di violenze contro i cristiani. Lo stesso accade negli Stati in cui vige il comunismo, nei quali ogni genere di religione viene malvista, in particolare il cristianesimo, che viene sentito come una minaccia, perchè ritenuto in grado di dare alle persone quel senso della vita che il comunismo non è riuscito a trasmettere.

In questi giorni si parla della presenza di molti turisti cristiani giunti a Betlemme per il natale, ma è doveroso ricordare la difficile condizione della comunità cristiana che vive in città, ridotta dal novanta al venti per cento della popolazione, e in generale in tutta la Striscia di Gaza. E, probabilmente, chi si reca nei lidi più ambiti per le vacanze invernali magari non conosce la realtà dei cristiani che vivono, ad esempio, nelle Maldive: mare e spiagge bellissime, non c’è dubbio, ma anche violenze, torture e prigione per chi osa manifestare l’appartenenza a una religione che non sia quella islamica. Anche altre mete vacanziere sono tutt’altro che paradisi per chi è perseguitato a causa della propria fede: Marocco, Tunisia, arcipelago indonesiano, Egitto, Cuba, tanto per citarne alcuni.

La situazione dei cristiani, che sembra farsi sempre più difficile in diverse zone del mondo, ha interessato anche il Parlamento europeo, che nel mese scorso ha approvato una risoluzione a favore dei cristiani perseguitati, invitando i Paesi in cui sussistono le persecuzioni (in particolare Pakistan, striscia di Gaza, Turchia, Cina, Vietnam, Sudan, Iraq e Siria) a migliorare le condizioni di sicurezza delle comunità cristiane, le quali rischiano di sparire. [sr]

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