NEW YORK – È scomparso Johnny Hart, disegnatore e padre dei fumetti “BC” e “Il mago Wiz”: 76 anni, è mancato mentre al suo tavolo da disegno stava lavorando alle sue strisce, che dal 1958 a oggi hanno raggiunto cento milioni di persone.
I fumetti di Hart, evangelico convinto, erano spesso permeati di fede cristiana e messaggi biblici, attraverso i quali proponeva uno sguardo ironico e tagliente sull’uomo e la società attraverso gli improbabili cavernicoli di “B.C.” e i regni medievali di “Il mago Wiz”; cresciuto in un contesto cristiano e affascinato dalla Bibbia fin dalla giovane età, Hart continuò a coltivare la propria fede, e nel 1977 riprese a frequentare insieme alla moglie la chiesa presbiteriana di Nineveh, nello stato di New York. In numerose interviste attribuì il proprio risveglio spirituale a un contatto fortuito con degli installatori di impianti satellitari; da quel momento Hart ha aumentato la presenza di temi e ideali cristiani nelle sue strisce, soprattutto in “B.C.”
La presenza di una prospettiva spirituale nelle sue strisce si è accentuata negli ultimi anni, e proprio la sua tendenza a trattare con levità i temi religiosi gli ha provocato numerose polemiche, in particolare in occasione della Pasqua del 2001, quando in un fumetto propose una Menorah (il candelabro rituale ebraico a sette bracci) che si trasformava in una croce, accompagnato dalle parole del Cristo morente; numerosi giornali, nell’occasione, rifiutarono il fumetto.
La sua ultima tavola è stata pubblicata domenica, in occasione della Pasqua, e presentava un dialogo tratto dalla Bibbia.
Hart lascia la moglie Bobby e due figlie, Patti e Perry; in un comunicato Richard Newcombe, presidente dell’agenzia Creators Syndicate che gestisce i diritti delle serie B.C. e “Il mago di Wiz”, ha annunciato che i fumetti di Johnny Hart “continueranno a vivere dopo di lui, a differenza di altre serie a fumetti che sono state sepolte col proprio creatore”: è la decisione dei parenti del fumettista, che già lavoravano alle sue strisce da anni e che hanno garantito che “c’è ancora una montagna di materiale archiviato in computer su cui lavorare”.
(fonti: www.agi.it, rainews24.rai.it, adnkronos.com, afnews.info, wikipedia.org)
