Storie di muri da Como

By 6 Aprile 2007Israele

PADOVA – «Che cosa hanno in comune il muro costruito in Israele e quello di via Anelli a Padova?» È la domanda da cui prende spunto Luca Rajna, giovane fotografo e grafico evangelico di Como per proporre “Muri”, un reportage fotografico su differenze e similitudini tra le due barriere difensive, simili ma erette con scopi diversi.

Mentre la costruzione del muro in Israele ha avuto effetti decisamente positivi sulla sicurezza degli israeliani – spiega Rajna nei commenti alle foto – non altrettanto si può dire del muro padovano costruito per isolare bande di spacciatori e delinquenti, per la maggior parte extracomunitari, con il risultato di creare un ghetto in cui possono agire indisturbati a scapito dei residenti onesti che vivono in via Anelli.

Il reportage di Rajna mostra anche una panoramica sui pareri favorevoli e contrari alle barriere difensive in questione, tocca la situazione dei cristiani in Israele e chiude il servizio accennando ai muri d’Europa e del mondo chiedendosi «perché parlare di apartheid per la barriera difensiva in Israele e poi tentare di isolare con una struttura analoga una zona di spaccio di droga in Italia?».

Il servizio fotografico “Muri” è presente sul sito www.progettifotografici.info nella sezione Israele. [sr]

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