Svezia, no al “paradiso dell’aborto”

By 7 Marzo 2007Rassegna Stampa

STOCCOLMA – I leader cristiani hanno esortato a far sì che la Svezia non diventi un “paradiso dell’aborto”, dopo una proposta governativa per permettere alle donne straniere di recarsi nel Paese per sottoporsi a procedimenti oltre il termine.

Domenica scorsa, il Vescovo cattolico Anders Arborelius di Stoccolma e il leader della Chiesa pentecostale Sten-Gunnar Hedin hanno scritto un articolo sul quotidiano più diffuso in Svezia esprimendo la propria contrarietà alla proposta.

Göran Hägglund, del Partito Democratico Cristiano, ha sostenuto la proposta di aprire le strutture sanitarie alle donne di Paesi in cui le restrizioni all’aborto sono maggiori.

“Ci vediamo costretti a raccomandare ai nostri elettori cristiani di non votare per l’Alleanza nelle prossime elezioni del 2010”, hanno scritto il Vescovo e il leader pentecostale. “Come cristiani, è nostro dovere difendere l’inviolabilità della vita umana”.

“Come cristiani – hanno continuato – siamo profondamente preoccupati per il fatto che il Governo svedese sta preparando un nuovo disegno di legge con il quale alle donne straniere viene data la possibilità di venire qui e sottoporsi ad aborti tardivi”.

“In quanto cristiani vogliamo fare appello al Ministro della Salute e degli Affari Sociali perché la Svezia non diventi un paradiso dell’aborto… Auspichiamo invece una politica che chieda al nostro ricco Paese, la Svezia, di fare di più per le donne che hanno bisogno di aiuto per crescere i loro figli, nel nostro Paese o all’estero”, hanno poi concluso.

da: zenit.org

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