Continua la petizione contro il Gay pride a Gerusalemme

By 7 Novembre 2006Israele

GERUSALEMME – Mancano due giorni alla chiusura della petizione indirizzata al primo ministro israeliano, Ehud Olmert, per fermare il corteo del Gay Pride, in programma per venerdì 10 novembre a Gerusalemme. La data cade nell’anniversario della Kristalnacht, la Notte dei cristalli del 1938, considerata storicamente l’inizio dell’olocausto in Europa.

L’obiettivo della petizione è quello di raccogliere centomila firme per fermare quella che viene definita “la sodomizzazione di Gerusalemme”. «Questo evento perverso – spiega il promotore, Mike Evans – rischia di acuire l’odio degli islamici verso i cristiani. Da Gerusalemme, i rabbini stanno chiedendo disperatamente aiuto. Ci sono bambini giudei da più di 100 nazioni del mondo nella città santa, e i loro occhi innocenti non hanno mai visto ciò che gli americani e gli europei hanno visto a San Francisco, New Orleans, Parigi, Madrid, Roma e purtroppo in altre città ancora».

«Se rimaniamo in silenzio – continua Evans -, vedranno decine di migliaia di omosessuali e lesbiche nudi, con addosso croci, con bibbie in mano, cantando canti cristiani e proclamandosi rappresentanti della cristianità nel mondo. Diranno di essere battisti, delle Assemblee di Dio, evangelici, pentecostali, carismatici…»

Al momento sono state raccolte 23.850 firme, e gli organizzatori invitano tutti coloro che considerano “inconcepibile la dissacrazione di Gerusalemme” a firmare la petizione e farla firmare dai propri contatti, incoraggiando più persone possibile.

Il testo della petizione, rivolto al premier Olmert, recita tra l’altro: «… credo nella Parola di Dio e desidero oppormi alla possibilità che la sede della nostra fede possa venir dissacrata da omosessuali e dallo stile di vita che rappresentano. La preghiamo di fare tutto ciò che è in suo potere per fermare questo insulto ai sopravvissuti dell’Olocausto… Prego per lei, che Dio le conceda forza, saggezza e protezione di cui avrà bisogno per opporsi a questa abominazione».

Per firmare la petizione ci si può collegare al link http://tinyurl.com/yx4of4

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