Pordenone, denunciato per “disturbo della quiete pubblica”

By 10 Novembre 2005Dall'Italia

PORDENONE – Il pastore della chiesa evangelica metodista di etnia ghanese di Pordenone è stato raggiunto da una denuncia penale con l’invito a nominarsi un legale di fiducia. Il reato ascritto è quello di “disturbo della quiete pubblica”, provocato evidentemente dalla rumorosità dei culti di adorazione proposti settimanalmente dalla comunità.

Amaro il commento di Giuliano Soveri, pastore della comunità pentecostale di Pordenone, una delle realtà storiche della città, il primo a rilanciare la notizia della singolare denuncia.
«Le strade delle nostre città sono impraticabili e pericolose – scrive Soveri -, le nostre case vengono assalite da delinquenti senza scrupoli che rubano e talvolta uccidono. Le nostre metropolitane sono a rischio attentati e gli stadi sono le moderne arene nelle quali degli idioti si dilettano a sparare razzi contro i tifosi “nemici” o contro le forze dell’ordine… Parigi brucia e le altre capitali tremano e anche nella nostra, peraltro civilissima città, alcune piazze sono in mano a delinquenti e spacciatori, mentre per le ragazze è divenuto problematico camminare per strada senza essere offese o molestate e non parliamo d’altro».

«In tutto questo clima – chiude ironico – c’è però una notizia rassicurante come questa. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere».

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