New Orleans, chi ha visto la misericordia di Dio

By 4 Settembre 2005Esteri

NEW ORLEANS (USA) – Due leader cristiani di New Orleans testimoniano della misericordia di Dio nelle conseguenze dell’uragano Katrina. Il primo fa notare come il bilancio delle vittime sarebbe potuto essere molto più alto, il secondo che Dio può aver usato l’uragano per ripulire la città dalla sua malvagità. Chuck Kelley è presidente del seminario teologico battista di New Orleans, con locali situati vicino alla sponda meridionale del lago Pontchartrain e a Chalmette, ad est della città. Dopo il passaggio dell’uragano è un senzatetto in possesso solo di pochi effetti personali, ma sostiene di essere in grado di discernere la mano di Dio in questa situazione. «Provate a immaginare cosa sarebbe successo se la città fosse stata colpita in modo diretto; l’argine artificiale non ha ceduto fino a che la tempesta non si è calmata, permettendo alle squadre di soccorso di poter uscire. Se l’argine avesse ceduto durante l’uragano migliaia e migliaia di persone sarebbero state uccise». Della devastazione intorno a lui dice «È una terribile tragedia, e ancora non ne comprendiamo lo scopo, ma le prove della misericordia di Dio ci sono e gioisco del fatto che lui ha tutto il mondo sotto controllo, inclusa New Orleans e il seminario». La fede di Kelley, nonostante la sua situazione personale, resta salda. «L’ultimo paragrafo di questa storia sarà una testimonianza della grandezza e della gloria del nostro Dio, che è in grado di fare ogni cosa bene e di provvedere ad ogni necessità».

Anche il reverendo Bill Shanks, pastore della New Covenant Fellowship (fratellanza del nuovo patto) di New Orleans vede la misericordia di Dio nelle conseguenze di Katrina, ma in modo diverso. Secondo lui l’uragano ha spazzato via molti peccati che dilagavano in quella città. Shanks spiega che per anni ha avvisato la gente che se i cristiani di New Orleans non avessero preso una posizione ferma contro cose come le cliniche locali per gli aborti, le celebrazioni annuali del martedì grasso e l’evento noto come “Southern Decadence” (decadenza sudista) – una sei-giorni dell’orgoglio gay che si tiene ogni anno e avrebbe dovuta essere ospitata dalla città in questa settimana – il giudizio divino non si sarebbe fatto attendere. «Adesso New Orleans è libera dall’aborto, è libera dal martedì grasso, è libera dalla southern decadence e dai sodomiti, dalla magia nera, dalle false religioni – ora è libera da tutte quelle cose. Credo che Dio nella sua misericordia abbia semplicemente ripulito questo luogo da tutte quelle cose – e adesso ci apprestiamo a ricominciare. Il pastore della Louisiana è inflessibile. I cristiani, dice, devono confrontarsi con il peccato. «I credenti sono i “rappresentanti autorizzati di Dio sulla faccia della terra” ed è tempo che si sollevino contro la malvagità, affinché Dio non debba avere a che fare con essa». I cristiani non dovrebbero esitare ad esprimere la loro opinione su temi come l’aborto, la preghiera, i matrimoni omosessuali, dichiarando di non volere “uomini ingiusti al potere”. «Non vogliamo una corte suprema che dica che va bene uccidere dei ragazzini, eliminare la preghiera dalle scuole, legalizzare la sodomia, aprire le porte ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e cose simili». Shanks ha dato ascolto agli inviti ad evacuare New Orleans ed al momento si trova con amici nella zona di Jackson, Mississippi.

di: Jody Brown e Allie Martin
da: AgapePress

Leave a Reply

Evangelici.net è un portale di informazione e approfondimento che opera dal 1996 per la valorizzazione del messaggio, dell’etica e di uno stile di vita cristiano

Sostieni il portale ➔