Shockwave, giovani per la chiesa perseguitata

By 31 Gennaio 2005Chiesa Perseguitata

VERONA – Mettere in contatto migliaia di giovani in tutto il mondo per sensibilizzarli sulla sorte della chiesa perseguitata attraverso la preghiera d’intercessione: questo lo scopo di Shockwave, iniziativa internazionale di Open Doors che si terrà venerdì 4 e sabato 5 marzo.

Promossa in Italia da Porte Aperte in collaborazione con Underground, settore giovani di Open Doors International, nel cinquantesimo anno di ministero in favore della chiesa perseguitata, Shockwave si articolerà in un unico evento lungo 48 ore, che oltre a incontri di preghiera organizzati capillarmente in varie parti del mondo vedrà l’impiego di mezzi tecnologici come le chat room.

Shockwave, giunta alla sua quarta edizione, avrà inizio in Nuova Zelanda e attraverserà tutti i fusi orari, arrivando a coprire l’intero globo con la preghiera in favore dei circa 200 milioni di membri della chiesa perseguitata. Lo scorso anno hanno aderito alla manifestazione i giovani cristiani di quindici paesi.

«Sfruttando Internet e la sua capacità di collegare le persone e la preghiera rivolta a determinati soggetti, il 4 e 5 marzo si potrebbero unire milioni di cristiani in preghiera, in un massiccio sforzo di intercessione per il rafforzamento del Corpo di Cristo», ha dichiarato Carl Moeller, presidente di Open Doors USA.

Jeff Shreve, coordinatore di Underground per Open Doors USA, ritiene che «Shockwave come fenomeno globale, crei un’opportunità per masse di giovani credenti residenti in molti luoghi diversi, di razze, lingue e culture differenti, di riunirsi attorno a una sana visione e con uno scopo comune: pregare per vedere Dio all’opera nel loro mondo e partecipare all’edificazione della sua chiesa».

Lo scorso anno ai partecipanti a Shockwave è stato chiesto di pregare per i cristiani detenuti per la loro fede, tra cui il pastore indonesiano Rinaldy Daminik; nel successivo mese di novembre il pastore è stato rilasciato con un anno di anticipo sulla data prevista. Daminik ha attribuito alle preghiere elevate in tutto il mondo in suo favore il merito del rilascio anticipato e della sua forza per tutto il tempo della sua detenzione.

Shreve conclude: «Lo scopo di Shockwave non è solo quello di pregare, ma anche aumentare la consapevolezza intorno alle sofferenze dei nostri fratelli e sorelle in Cristo. Moltissima gente non si rende conto che c’è una persecuzione in corso in varie zone del pianeta. Shockwave informa e sollecita i giovani a fare la propria parte per sostenere i credenti che la subiscono».

Duecento milioni di cristiani in tutto il mondo subiscono interrogatori, arresti e a volte vengono uccisi per la loro fede in Cristo, e da 200 a 400 milioni di persone subiscono discriminazioni e isolamento. Porte Aperte, nel cinquantesimo anno di impegno in favore della Chiesa Perseguitata, è al servizio di questi credenti nelle zone più critiche per fortificarli attraverso la distribuzione di copie della Bibbia e di libri cristiani, oltre che attraverso l’istruzione ai responsabili, l’assistenza per lo sviluppo delle comunità cristiane, la sensibilizzazione e la preghiera.

Sul piano pratico, possono aderire a Shockwave gruppi giovani delle chiese ma anche singoli credenti, che per collegarsi con le altre realtà coinvolte nel progetto hanno a disposizione la Shockwave message board e la chat area dedicate all’evento possono essere raggiunte sul sito www.odshockwave.org.
I responsabili dei gruppi giovani e coloro che sono interessati a organizzare un incontro in occasione di Shockwave possono registrare il proprio gruppo e ricevere il kit informativo contattando Porte Aperte Italia.

Per informazioni: Cristina, tel. 045/6631224 – www.porteaperteitalia.org.

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