Tempo d’attesa

By 19 Maggio 2018Media&Fede

«Oggi l’attesa è impopolare, è resa oscena, bandita dal nostro vivere, a causa delle nostre modalità patologiche di vivere il tempo segnate dall’accelerazione e dalla produttività. La tecnologia che regola il tempo e domina le nostre vite tende a creare una simultaneità perenne e una prossimità costante rendendo tutto disponibile immediatamente, qui e ora, abolendo l’attesa, giudicata «tempo morto», facendo scomparire spazi e tempi intermedi sicché vi sono soltanto due stati: il niente e il presente. Secondo questa mentalità, l’attesa è tempo non produttivo, dunque perso… La modernità può essere letta come processo di abbreviazione dei tempi di attesa e di eliminazione di tempi e spazi intermedi… L’attesa è anche tempo di sofferenza, di passione, di pazienza. E la pazienza è la forza nei confronti di noi stessi che ci consente di vivere l’incompiuto, di sopportare l’incompiuto». Così Enzo Bianchi al Festival biblico.

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