Stile… vuol dire educazione, serietà, rispetto degli altri, impegno professionale e civile: tutte doti che… sembrano ormai eclissate dalla nostra vita quotidiana…
Fuga dalle responsabilità, rancore, invidia, rabbia, furbizia sembrano essere le direttrici dei comportamenti individuali e collettivi, cui corrisponde una ricerca del tornaconto immediato, senza alcun interesse per il bene comune e per quella che una volta si chiamava etica civile…
Siamo di fronte a una totale deresponsabilizzazione dei comportamenti: comincia dalla vita familiare che poco si interessa dell’educazione dei figli, ma li vuole proteggere dagli insegnanti rigorosi… Importante è non assumere responsabilità, poi si vedrà! […]
Forse proprio la deresponsabilizzazione costituisce il motivo comune nel variopinto e sconfortante panorama italiano… Nessuno vuole più farsi carico delle proprie scelte, e ancor meno del bene comune: la giustizia terrena procede lentamente e, se si hanno buoni avvocati e tanti mezzi, giunge a una sentenza definitiva quando il reato è già prescritto. D’altra parte, la giustizia celeste – siamo il Paese della Controriforma – permette sempre degli accomodamenti. Quanto al bene comune, i concittadini, tutti irresponsabili, diranno: parliamone la prossima volta.
Tullio Gregory – Il valore perduto della responsabilità
Corriere della Sera, 27/12/2010