Il luogo di preghiera

By 11 Luglio 2014Media&Fede

«Ho trascorso molti anni in chiesa come in una grande scuola. Mio padre era un predicatore, mia madre era la pianista della congregazione. Così io sedevo sempre sulla panca del pianoforte accanto a lei mentre suonava. Essere lì è stato come studiare la parte spirituale dell’uomo. La chiesa, il luogo di preghiera, è come un laboratorio in cui si cerca ciò che siamo davvero, che è una cosa ben più importante della pelle o del sangue. Ho trascorso molti anni con queste persone impegnate in questa ricerca. E così ora è parte di me, ed è presente in ciò che dico e scrivo.

È la ragione di ciò che ho scritto in “Backyard ritual”. Ed è la ragione di ciò che ho scritto in “Mornin”, quando canto “Il mio cuore salirà con l’amore che è raro e vero e so di potere, come ogni uomo, stendere la mia mano e toccare il volto di Dio”. Questo è il messaggio di “We’re in this love together”. È il contenuto di tutto ciò che canto. Ed è il messaggio della chiesa: ma qui è in pop music!».

Al Jarreau intervistato da Alessandro Beltrami
“La musica è spirito” – Avvenire, 12/6/2014

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