Il senso della cultura

By 27 Giugno 2014Media&Fede

Cosa manca oggi alla cultura?
Primariamente la coscienza della storia, della storia dell’umanità. È una disciplina quasi dimenticata. E la storia della cultura ha bisogno di essere conosciuta per sapere dove mettere i piedi…

Cosa va scoperto e valorizzato nella cultura di oggi?
La cultura attuale ama la superficie e ha perso il senso: smarrirlo equivale a non trovare più la ragione della vita. In Europa, per esempio, manca la coscienza della storia cristiana. C’è dunque un lavoro in profondità da fare e occorre, tra l’altro, attivare il dialogo con i non credenti. […]

Un giudizio sull’antropologia «non» religiosa…
L’antropologia “non” religiosa è una scienza orizzontale, guarda l’uomo nelle sue dimensioni sociali e, a volte, con occhi che fanno fatica a vedere, come quella strutturale di Lévi-Strauss. In noi c’è un’altra dimensione. Sant’Ireneo diceva che l’uomo che sta ritto in piedi è la gloria di Dio. Occorre vedere assieme alla dimensione orizzontale quella verticale: l’uomo è piantato verso il cielo. Dunque all’antropologia non deve mancare la trascendenza e l’antropologia religiosa è marcata dalla trascendenza. Da qui l’importanza dell’homo religiosus».

Armando Torno intervista Julien Ries
L’antropologo nominato cardinale che ha riscoperto la Preistoria – Corriere della Sera, 4/2/2012

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