«Che Dio protegga l’Italia!»: si concludono con questa formula le missive di congedo che Francesco Cossiga, Presidente emerito della Repubblica scomparso oggi, aveva fatto pervenire ai presidenti di Camera e Senato.
Un’invocazione non rara per Cossiga, lontana dalla banale formula di cortesia religiosa, che espresse in più occasioni anche nel corso della sua presidenza e che viene ribadita ora, con serenità cristiana, «nel momento in cui – si legge nella lettera al Presidente del Senato – il giudizio sulla mia vita è misurato da Dio Onnipotente sulle verità in cui ho creduto e che ho testimoniato e sulla giustizia e carità».