Quando fioriscono i melograni

By 12 Settembre 2014Spazio libri

Incoraggiare alla lettura della Bibbia è sempre un proposito da apprezzare: se poi l’approccio proposto è originale, e per questo promette di rivelarsi più efficace, tanto meglio. Michele Genisio, nel suo Quando fioriscono i melograni, ha scelto una prospettiva tematica dedicata all’amore: un argomento ampiamente trattato nella Bibbia, ma proprio per questo non semplice da affrontare per lo spettro di vicende e situazioni che lo caratterizzano e per la sua stessa natura: «chi conosce l’amore – commenta nell’introduzione – sa che è materia da usare con cautela, ma da usare», perché se si sbarra la porta all’amore «capita ciò che di più tremendo può accadere alla persona: diventare insensibile».

Forse anche per scongiurare questo rischio i protagonisti della Bibbia amano molto, anche se vivono, esprimono, reagiscono all’amore in modi diversi tra loro, talvolta perfino contraddittori. Genisio sceglie trenta storie: serene e travagliate, lineari o controverse, reali o trasfigurate, canoniche e deuterocanoniche. Le raccoglie, le rilegge, talvolta le rielabora aggiungendo alla sceneggiatura qualche dettaglio (e potrà essere un’ulteriore sfida per il lettore, una volta presa familiarità con il testo biblico, setacciare il testo per individuarli); soprattutto riscopre con sensibilità nomi e vicende non sempre noti ai più, come la vicenda di Elkana e Anna (i genitori di Samuele), offre una riflessione conclusiva a storie conosciute (vale per Sansone e Dalila), suggerisce un’interpretazione diversa ma affascinante a situazioni imbarazzanti (è il caso del profeta Osea e della “moglie selvaggia”), si confronta con il registro poetico nel raccontare uno tra più grandi poemi della storia, il Cantico dei Cantici («intriso della fragranza dei melograni»), e nel contempo non pretende di dare sempre una risposta a situazioni che la Bibbia stessa lascia in sospeso (come l’inspiegabile separazione tra Mosè e Sefora).

Quando fioriscono i melograni parla dunque d’amore, ma non è un banale romanzo rosa. Se da un lato l’autore sdogana senza patemi il desiderio, argomento rimasto per secoli avvolto nell’imbarazzo («La Bibbia conosce l’istinto sessuale… non ritiene che esso sia da ascriversi alla parte più spregevole e animale della persona»), dall’altro rivela che l’amore nella Bibbia non è sempre idillio: a volte, a dire il vero, l’amore non è nemmeno amore, come nel controverso caso del Levita e della sua concubina di cui parla il libro dei Giudici; in altri casi resta sullo sfondo, come nel rapporto tra Giobbe e la moglie, poco solidale di fronte alla sua malattia. Eppure è sempre un amore che ci interroga, ci sfida, ci costringe a uscire dagli schemi e ragionare sull’impegno e il senso di responsabilità che richiede.

Un amore «che la Bibbia chiama fiamma di JHWH, fuoco che illumina, che riscalda, che brucia, che fa diventare i due una cosa sola». Un amore che, nel bene e nel male, tra le righe ci rivela qualcosa di più sull’Amore per eccellenza.

Quando fioriscono i melograni
Autore: Michele Genisio
Anno: 2014
Pagine: 118
Prezzo: € 8,5

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