C’è un filo rosso che collega la Bibbia all’arte, che ha scritto alcune delle sue pagine migliori ispirandosi proprio alle Sacre Scritture. La quantità di opere a disposizione offre la possibilità di approfondimenti pressoché infiniti per autore, tema, epoca: Cristina Uguccioni, giornalista di formazione filosofica, ha voluto proporre un percorso che prende in considerazione la vita di Gesù creando un parallelo tra versante spirituale e artistico.
Sono dodici i capitoli del volume, che trattano altrettanti momenti salienti del ministero di Cristo con una formula originale, dove la lettura biblica di riferimento fa da leit motiv a un doppio commento sull’avvenimento: una riflessione di carattere esegetico affidata a noti teologi, e una presentazione storico-artistica di una celebre opera ispirata al racconto stesso.
È così che, per fare solo qualche esempio, Ermes Ronchi riflette sulla gioia dell’Annunciazione («Non è Maria a essere gioiosa, bensì la sua fede, il suo Dio; non lo è per il suo temperamento, ma lo diventa per la sua esperienza di amata, di credente e di madre»), e Marko Ivan Rupnik introduce l’omonima opera del Beato Angelico; Pietro Coda rilegge la Natività, accompagnato dal commento di Vittorio Sgarbi sul celebre affresco di Giotto; il Battesimo di Cristo è spunto per Ermenegildo Manicardi («Era… necessario compiere passi personali più complessi, come quello di riconoscersi in una reale situazione di peccato e di arrivare a confessare, entrando nel Giordano, che solo il Signore è in grado di porre rimedio a tale incompiutezza») e il dipinto di Piero della Francesca sul tema viene rivisitato da Timothy Verdon. E così via, da Mantegna a Leonardo, da Cimabue a Raffaello con ampie puntate sui due Michelangelo, Merisi e Buonarroti, descritti tra gli altri da Antonio Paolucci e Pierluigi Lia, che alternano i loro interventi alle esegesi di Albert Vanhoye, Angelo Sola, Bruno Maggioni e Carlo Maria Martini: autori accomunati «dalla centralità che per tutti riveste la storia di Gesù, consegnataci nelle parole immutabili del Nuovo Testamento».
Il risultato è un efficace percorso in parallelo che, spiega la curatrice, mette in luce come «la potenza generativa del Soffio divino è all’opera anche nell’ispirazione degli artisti che con il loro talento hanno cercato e creato autentica bellezza per i loro contemporanei e per tutte le generazioni che si sono succedute». Un momento espressivo che è anche un gesto di altruismo, «a dispetto dei calcoli utilitaristici e delle convenienze», perché «in questo Occidente triste e malinconico, ammaliato dal narcisismo… noi sappiamo… cosa ci tiene in vita e cosa ci dà felicità. Un Respiro è sempre lì a precederci».
La forma di Dio
Autore: Cristina Uguccioni
Anno: 2014
Pagine: 168
Prezzo: € 24,9