Presi tra impegni e tecnologie che dovrebbero agevolarci ma sembrano complottare contro di noi, ci sembra davvero che il tempo non basti mai. Eppure per risolvere il problema i due autori suggeriscono, paradossalmente, un rallentamento dei ritmi: il nostro disagio consiste nella costante esigenza di ottenere di più, spiegano, e dobbiamo risolverlo con «una consapevolezza spirituale, con un atteggiamento diverso, che mira più al progresso spirituale e personale che non sempre a nuovi successi», fino a raggiungere – aggiunge Grun – «un rapporto consapevole e attento con il tempo nella realtà lavorativa quotidiana», per utilizzare il tempo «in modo proficuo per il lavoro, senza comprimerlo o divorarlo».
D’altronde, spiega Grun, «quando è Dio a governare il mio tempo e non le aspettative e le pretese di altri uomini, il mio tempo è compiuto ed è un tempo piacevole; un tempo in cui riprendo fiato e vivo davvero, anziché lasciarmi vivere».
Vivere, anziché lasciarsi vivere: perché il tempo – verrebbe da dire – è troppo prezioso non solo per sprecarlo, ma anche per usurarlo.
Non ho tempo!
Autore: Friedrich Asslander e Anselm Grun
Anno: 2010
Pagine: 263
Prezzo: € 18,5