Come il cristianesimo ha trasformato il libro

By 29 Dicembre 2013Spazio libri

«Questo libro parla delle nuove modalità di organizzazione della ricerca erudita e delle forme di collaborazione tra studiosi diversi che si vennero a creare nel III e nel IV secolo nella città costiera di Cesarea, in Palestina»: il libro parte con un incipit che stroncherebbe anche il lettore più entusiasta, ma recupera presto con uno stile brioso che riesce a rendere piacevolmente divulgativa una tematica accademica.

Secondo i due autori le esigenze di studio dei cristiani hanno cambiato i metodi di raccolta, catalogazione, stesura, conservazione, trasmissione e perfino favorito la progettazione di nuovi formati grafici. Trasformazioni anche rivoluzionarie: si pensi solamente che fu grazie al fondamentale impulso dei cristiani che si passò gradualmente dal rotolo al libro.

Grafton e Williams ripercorrono queste trasformazioni (e la loro epoca) partendo dalle opere monumentali di due intellettuali cristiani andate perdute, gli Hexapla di Origene e la Cronaca di Eusebio, e con il loro lavoro permettono di scoprire una serie di dati e curiosità che gli amanti del libro (e del cristianesimo) non potranno non apprezzare.

Come il cristianesimo ha trasformato il libro
Autore: A. Grafton, M. Williams
Anno: 2011
Pagine: 343
Prezzo: € 29

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