Come annunciato da tempo, si aggiorna il messale della chiesa cattolica e, con esso, la liturgia delle celebrazioni. La maggior parte delle chiese adotterà le nuove direttive a partire da domani, 29 novembre, prima domenica di Avvento; le nuove formule diventeranno obbligatorie dalla domenica di Pasqua 2021, e a quel punto la versione attuale, in uso dal 1983, verrà definitivamente archiviata.
Le prime novità si riscontrano già riguardo “l’atteggiamento comune del corpo” dei partecipanti (ossia i momenti in cui stare in piedi, seduti o in ginocchio); in merito ai contenuti, invece, l’aggiornamento più significativo riguarda come noto il Padre nostro, dove la traduzione “non ci indurre in tentazione” lascia il posto a “non ci abbandonare alla tentazione” e la richiesta di remissione dei peccati vede l’aggiunta di un “anche” (“… come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”); altri aggiustamenti interessanti riguardano la confessione, che includerà “fratelli e sorelle” (“confesso a Dio onnipotente e a voi…”) e la predilezione per le invocazioni in greco (“Kyrie, eléison; Christe, eléison” al posto di “Signore, pietà; Cristo, pietà”); inoltre la preghiera del Gloria vedrà la sostituzione di “uomini di buona volontà” con “uomini amati dal Signore”, il rito della pace sarà introdotto dall’invito “scambiatevi il dono della pace” (al posto di “un segno di pace”), mentre al termine della messa si ascolterà un inedito “Andate e annunciate il Vangelo del Signore” (anche se sarà lecito utilizzare ancora la classica formula Ite, missa est). Una sintesi deI dettagli è qui; la versione completa qui.
foto: avvenire.it