Covid, tre zone per battere l’epidemia

By 10 Novembre 2020Focus

È già tempo di un nuovo dpcm: il decreto, firmato martedì 3 ed entrato in vigore venerdì 6 novembre, divide l’Italia in tre zone sulla base della diffusione dei contagi, prevedendo diversi livelli di prevenzione. Sintetizzando: un primo livello di allarme – la cosiddetta zona gialla – coinvolge la maggior parte delle regioni e si limita ad anticipare i rientri serali alle 22; la zona arancione aggiunge la limitazione della libertà di movimento per tutta la giornata entro i confini del Comune di residenza e impone la chiusura di bar e ristoranti; la zona rossa – limitata per ora a Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria – ripropone invece una sorta di confinamento, anche se più morbido rispetto a quello sperimentato in primavera. L’inserimento delle regioni nelle diverse fasce potrà variare in seguito alla verifica che, a cadenza quindicinale, il ministero della Salute effettuerà in base a una serie di valori che permetteranno di tenere in considerazione eventuali miglioramenti o recrudescenze. Il decreto non fa riferimento esplicito alle funzioni religiose, per cui rimangono in vigore i protocolli stipulati prima dell’estate; nello specifico le riunioni di culto per le chiese ubicate nelle regioni di prima fascia non subiscono variazioni, salvo naturalmente la necessità di non sforare, alla sera, il limite orario delle 22; le chiese delle zone arancioni potrebbero riscontrare maggiori disagi a causa della norma che prevede spostamenti solo entro il Comune di residenza (il decreto, tuttavia, prevede una deroga generale in caso di servizi assenti sul territorio comunale); anche nelle zone rosse i culti si possono celebrare regolarmente e i credenti potranno recarsi in chiesa munendosi di autocertificazione. Le disposizioni rimarranno in vigore fino al prossimo 3 dicembre.

Leave a Reply

Evangelici.net è un portale di informazione e approfondimento che opera dal 1996 per la valorizzazione del messaggio, dell’etica e di uno stile di vita cristiano

Sostieni il portale ➔