In Svizzera cresce la disaffezione verso le confessioni religiose: un recente sondaggio dell’Ufficio federale di statistica rivela che tra il 2010 e il 2018 il numero dei cattolici romani e degli evangelici riformati è diminuito rispettivamente di 3 e 5 punti percentuali, fermandosi al 36,5% e al 24,4%.
Dal sondaggio emerge inoltre che «il 71% dei residenti permanenti si reca al massimo cinque volte all’anno in un luogo di culto per seguire una funzione religiosa». Nonostante la flessione, «oltre una persona su due (56%) considera che la religione o la spiritualità rivesta un ruolo piuttosto o molto importante nei momenti difficili della vita e il 47% in caso di malattia».
foto: tio.ch