“Trump dovrebbe venire rimosso dal suo incarico”: è tranchant fin dal titolo l’editoriale di Mark Galli, direttore di Christianity Today, un intervento che ha provocato un terremoto all’interno del movimento evangelico USA. «Giovedì la rivista cristiana evangelica “Christianity Today” – riassume la vicenda America 101 – ha invocato la fine della presidenza Trump accusando il Presidente di aver abusato del proprio potere e di aver violato la Costituzione. Come nota il New York Times, “Christianity Today” rappresenta l’area “centrista” del movimento evangelico», mentre «molti leader evangelici più conservatori continuano a difendere il Presidente». Quasi duecento pastori evangelici infatti hanno contestato la tesi di Galli; tra questi c’è anche Franklin Graham, figlio di Billy, secondo cui il padre – il noto predicatore, fondatore tra l’altro della testata, scomparso nel 2018 alle soglie del secolo di vita – aveva votato Trump e, di fronte a una simile posizione, “sarebbe oggi molto rammaricato”.
Christianity Today, per parte sua, ha pubblicato un secondo articolo rimarcando la propria posizione: «ci sentiamo in dovere di dire – ha ribadito il giornale – che l’alleanza dell’evangelismo americano con questa presidenza ha arrecato enormi danni alla testimonianza cristiana».
La polemica peraltro ha giovato al giornale: nei giorni scorsi Galli ha rivelato che «sebbene abbiamo perso centinaia di abbonati, ne abbiamo guadagnati tre volte tanti».
Della questione si è occupato anche Mattia Ferraresi sul Foglio, rilevando tra l’altro che nell’editoriale di Galli il termine più usato è “moralità”.
foto: christianitytoday.com
