«Spesso sono stato messo alla prova, indotto a non amare se non addirittura a odiare. Ma non posso permettermi di farlo, sporcherei la mia giornata e la mia vita… Dobbiamo spaccare questa catena di odio. A una mano che impugna qualcosa o si chiude per diventare un pugno bisogna rispondere con una mano tesa. Solo così vinci e rompi la catena. Ma questo non solo sui social, s’intende». È una riflessione di Nek, intervistato da Massimo Iondini su Avvenire.
foto: avvenire.it