Gerolamo Fazzini su Avvenire ripercorre le esperienze cristiane nella Cina del Novecento, tra cui l’esperienza del Movimento 4 maggio, che trovò nella Bibbia «una risorsa alternativa di fronte all’impasse in cui la cultura cinese si è rinchiusa». A margine Avvenire ricorda che «il 1919 è l’anno della prima traduzione della Bibbia in cinese moderno, a opera dei protestanti (la versione cattolica, a cura del francescano Gabriele Maria Allegra, arriverà qualche decennio dopo). Tale versione della Scrittura, nota come HeHeben, verrà venduta in un milione di copie nell’arco di 10 anni».
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