L’arcivescovo di Canterbury: «Sì, parlo in lingue»

By 29 Gennaio 2019Focus

Ha suscitato un certo scalpore Justin Welby, arcivescovo anglicano di Canterbury (e quindi la massima autorità religiosa della Chiesa d’Inghilterra) che in un’intervista ha rivelato candidamente di “parlare in lingue ogni giorno” nel corso dei suoi momenti di preghiera personale.

La glossolalia è, come noto, un’espressione di lode spontanea legata all’adorazione personale e nell’ultimo secolo si è sviluppata principalmente in seno al movimento pentecostale, mentre viene guardata con distacco (e, talvolta, con perplessità) dalle chiese evangeliche non carismatiche; da parte sua Welby pare declinare la pratica in maniera molto British: nell’intervista spiega che sì, parla in lingue ma nel suo caso “normalmente non è un momento particolarmente estatico”.

In realtà la notizia non è del tutto nuova: alcuni anni fa l’arcivescovo aveva già rievocato la sua prima esperienza pentecostale, che risale a quando aveva 19 anni.

foto: premier.org.uk

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