Roma censura il manifesto di ProVita

By 16 Aprile 2018Focus

Il manifesto pro-life è durato appena un paio di giorni: il cartellone è stato rimosso già nella giornata di venerdì 6 aprile. «ProVita – recita un comunicato – giudica gravissima la decisione di strappare un’immagine per nulla offensiva, che aveva il solo “torto” di scuotere le coscienze ricordando a Roma, all’Italia e a tutto il mondo che l’interruzione volontaria della gravidanza (Ivg) sopprime un essere vivente».

A schierarsi contro la decisione di censurare il manifesto è stato anche il magistrato Vladimiro Zagrebelsky: «quello che sarebbe stato visto da poche centinaia di passanti – rileva tra l’altro – è diventato noto a migliaia di persone, insieme al messaggio che voleva inviare. Per fortuna in una società libera questo è l’effetto della censura. L’intelligenza dei censori dovrebbe esserne avvertita». Zagrebelsky si spinge oltre, segnalando che la questione dovrebbe stare a cuore a molti, a prescindere dal tema: «per la salute della democrazia è importante che, contro la censura delle idee, non protesti solo chi della censura è vittima. La libertà è indivisibile. Sta o cade chiunque ne sia privato». Sul tema si è espresso con durezza anche il senatore evangelico Lucio Malan.

foto: lastampa.it

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