La Cina sta limitando la diffusione della Bibbia per arginare la crescita del numero di credenti: secondo il New York Times da questo weekend le principali piattaforme di e-commerce attive nel Paese hanno escluso la Bibbia dai loro cataloghi.
Sul tema si è espresso anche Enrico Mentana: «In nome degli affari e del quieto vivere – si chiede via social – si passerà sopra anche a questo? Piazzeremo le nostre merci su quello stesso sito Alibaba, che ha fatto di Jack Ma uno degli uomini più ricchi del mondo, trascurando il fatto che su quelle pagine on line si può comprare tutto, dalle Ferrari alle brugole, ma non il libro fondante del credo giudaico-cristiano? Continuiamo così, con la globalizzazione senza vincoli etici: ma poi non lamentiamoci per la nostra progressiva perdita di terreno nei confronti dei paesi formalmente democratici in cui la libertà è sempre più un optional».
foto: nytimes.com