Le notizie della settimana – 11 novembre

By 12 Novembre 2017Focus

In primo piano. In Italia per la politica è stata la settimana del redde rationem, e ad aggiudicarsi la sfida per la guida della Regione siciliana è stato il candidato del centrodestra, Nello Musumeci, che ha superato ampiamente (ma non con percentuali bulgare) Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle; quasi non pervenuta la terza area, frenata da una frammentazione prevedibilmente fatale.
Nemmeno il tempo di contare i voti e scoprire i nomi dei consiglieri promossi a Palazzo dei Normanni, e a Roma era già pronta la polemica successiva: Luigi Di Maio, dopo aver sfidato Renzi a un confronto televisivo e dopo aver scelto rete e conduttore, ha dato forfait con una scusa non troppo convincente, che ha riportato lo scontro ai consueti livelli (bassi, purtroppo).
Un altro voto minore ma significativo, quello di Ostia, ha portato al ballottaggio le candidate di M5S e centrodestra. In attesa del confronto, domenica 19 novembre, un figuro dai dubbi argomenti ha picchiato un giornalista e il suo operatore.
Si è votato anche negli Usa, e i democratici hanno conquistato tutta la posta in palio. Nel resto del mondo, invece, è bufera su regnanti e rockstar per i loro conti nei paradisi fiscali.

Ma la notizia della settimana è stata una strage, l’ennesima, in una chiesa evangelica americana: in Texas un uomo ha interrotto un culto battista sparando all’impazzata sui credenti e provocando 26 morti prima di venire a sua volta eliminato dalla polizia. Pare che l’uomo abbia agito in seguito a dissidi familiari.

Pagina esteri. Cominciamo dalle notizie di cui si è sentito parlare poco. Dopo Deir Ezzor, l’Isis ha perso anche la sua ultima roccaforte in Siria, Abukamal; in Iraq, dopo aver ceduto Al Qaim, gli estremisti sono arroccati a Rawa, dove al momento tengono in ostaggio diecimila civili. Una terrorista suicida di Boko Haram si è fatta esplodere in Camerun, non lontano dalla frontiera con la Nigeria, uccidendo cinque bambini. In Vietnam sono almeno 61 le vittime del tifone Damrey. Pare che in Madagascar l’epidemia di peste stia cessando, dopo aver provocato 127 morti tra agosto e ottobre.

Si è concluso male il rapimento di quattro missionari britannici in Nigeria avvenuto tre settimane fa: uno dei quattro, Ian Squire, ha perso la vita in circostanze che sono ancora al vaglio degli inquirenti. Gli altri tre – David e Shirley Donovan e Alanna Carson – sono tornati a casa sani e salvi.

Sul fronte molestie, l’università di Oxford ha messo alla porta Tariq Ramadan, teologo islamico che di recente era stato accusato di violenza da due donne (anche se, rileva Mattia Feltri, forse ci saremmo dovuti occupare di lui già tempo fa, e per motivi non meno seri).

In Egitto, per la prima volta nella storia, una delegazione evangelica è stata ricevuta dal presidente el-Sisi.

Vicende italiche. Al di là delle iniziative di piazza, continuano anche sul fronte politico e culturale le contestazioni alla decisione di istituire un corso di Storia dell’omosessualità presso l’università di Torino.
Sul tema è intervenuto anche il senatore evangelico (nonché piemontese) Lucio Malan, secondo il quale si tratta dell’ennesimo «tentativo culturale di educare i nostri ragazzi secondo una direzione ben precisa, escludendo chiunque abbia idee e opinioni diverse. Il corso, infatti, ben lungi dall’avere una posizione neutra come si ci aspetterebbe da un corso universitario, nasce con la consulenza e la benedizione delle solite sigle LGBT e queer».

E la politica si è divisa anche sulle parole di un prete bolognese, che ha voluto attaccare la cultura dello sballo prendendo (infelicemente) spunto dalla violenza subita da una ragazza bolognese: “non ti puoi lamentare se vivi da barbara con i barbari”, ha scritto in sostanza (al netto degli eccessi verbali, onestamente imbarazzanti per un parroco) rimbrottando con un tempismo poco opportuno la ragazza che, ubriaca, si sarebbe appartata con uno straniero in una zona malfamata. Le sue parole hanno inevitabilmente fatto rumore, ma non come avrebbe voluto, tanto da convincerlo ad aggiustare il tiro in un secondo momento; sulla questione i politici hanno preso posizioni opposte: secondo Francesca Puglisi del Pd «nulla può giustificare la violenza su una donna», mentre per il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, che pur esprime compassione e dolore per le vittime, quelle del don «sono solo parole di verità, anche se scomode».

Monica Bellucci, ricevendo un premio, ha commentato le recenti accuse di molestie mosse nel mondo dello spettacolo (e non solo). E, con equilibrio, ha concluso che «dobbiamo però distinguere quella che è un’avance da un atto di violenza. Non si può fare di tutt’erba un fascio».

Cronache locali. Un sito del canavese ha raccontato l’inaugurazione della missione evangelica a Favria.

Funerale evangelico a Pianello Vallesina per un diciottenne morto in un incidente.

Capitolo svarioni. Neanche i drammatici fatti Usa convincono i media italiani a una maggiore precisione. A proposito del Texas si è parlato quasi ovunque di “massacro durante la messa” (Stampa, Repubblica e Corriere, che ha aggiunto al racconto un altrettanto inadeguato riferimento al “catechismo”).

Rubrica appuntamenti. Cresce l’attesa e la curiosità per l’incontro di sabato 11 novembre a Sesto San Giovanni (MI), dove la casa editrice Eun organizza un doppio incontro formato talk-show: moderati dal direttore di questo portale otto esponenti evangelici della cultura, della società e della politica si confronteranno sull’eredità della Riforma, chiudendo idealmente le celebrazioni per i cinquecento anni della Riforma.

Domenica 12, se siete a Roma e avete fame, al Portico d’Ottavia si svolge Gusto kosher; quest’anno la manifestazione si articola attorno al tema “Bamidbar – Nel deserto. Il Negev delle meraviglie”.

A Firenze invece la Riforma si fa arte: “I volti della Riforma. Lutero e Cranach nelle collezioni medicee” è il titolo di una mostra visitabile fino al prossimo 7 gennaio presso gli Uffizi.

A Roma è il momento della XV edizione di Gospel Connection.

Spiccioli di amarcord. Billy Graham ha festeggiato il traguardo dei 99 anni – la salute del pastore, conferma il figlio Franklin, è stabile – e la missione che prosegue la sua opera, la BGEA, sta preparando un anno intero di iniziative per ricordare le tappe del suo lungo ministero spirituale in vista del prossimo novembre, quando Graham festeggerà – Dio volendo – il secolo di vita.

Parentesi di costume. Secondo alcune testate italiane «la Germania riconoscerà un terzo genere sui documenti, in alternativa a “femmina” e “maschio”». Ancora una volta la cosa sorprendente – se la notizia fosse confermata, e secondo alcuni non lo è – sarebbe scoprire che in Germania i documenti contemplano il genere: in quasi tutto il mondo accanto a nome, cognome, data di nascita e indirizzo compare semmai il sesso, non certo il genere (che con i dati identificativi ha ben poco da spartire). Tra l’altro, a voler essere meticolosi, la carta d’identità tedesca già non indica il sesso, mentre il passaporto precisa addirittura in tre lingue (geschlecht/sex/sexes) che il genere non c’entra.

Che cos’è la felicità? Se lo chiede il Corriere a margine dell’iniziativa di una nota azienda di caffè. I personaggi interpellati, con sfumature diverse, offrono una risposta abbastanza univoca: la felicità nasce dalla condivisione. E se non ci pensiamo noi, presto ci penseranno i robot.

Abbiamo parlato già in diverse occasioni delle foto panoramiche ritoccate. Be’, un solerte lettore ci segnala che Lidl non ha colpito solo in Liguria o sulle confezioni dello yogurt: a Biella, infatti, una gigantografia presente nel supermercato della catena rappresenta il santuario di Oropa senza la croce.

E a proposito di foto: una imbarazzante immagine di dieci anni fa ha accompagnato la notizia del primo arresto della nuova consiliatura sicula. C’era una volta la dignità, verrebbe da commentare (e comunque, deputato, una cortesia: se proprio deve strumentalizzare la Bibbia, lo faccia da vestito).

Andando all’estero, c’è un dettaglio interessante a margine della strage in Texas: tra le 26 vittime della strage texana viene conteggiato anche un bambino non ancora nato. Succede perché in 38 Stati (tra cui, appunto, il Texas) in circostanze come questa la legge riconosce la dignità della persona anche prima della nascita.

Economia e finanza. Il Sole 24 Ore dedica un articolo a Wall Street e alla diffusione dei fondi di investimento etici, «che investono su strumenti conformi ai “valori della Bibbia”». A farsene portavoce è in particolare una società finanziaria, Inspire Global Hope, che esclude dal paniere dei suoi fondi «società in qualsiasi modo legate all’aborto, al gioco d’azzardo, all’alcool, alla pornografia, ai trafficanti di schiavi e agli stili di vita LGBT». Ma non solo: uno dei suoi fondi, per esempio, garantisce che «la metà dei profitti viene devoluta a progetti specifici tipo distribuzione di Bibbie, assistenza ai rifugiati siriani, sostegno alle attività di evangelizzazione». Fondi etici, pur con qualche contraddizione forse inevitabile in un mondo complesso e dalle sensibilità variegate come il nostro.

Angolo cultura. A tracciare un bilancio conclusivo sulle celebrazioni della Riforma è Norbert Lammert, fino a qualche settimana fa presidente del Bundestag, il Parlamento tedesco, in un’intervista al Corriere.

L’onda lunga del cinquecentenario ha raggiunto anche il prestigioso Economist, che ha provato a fare il punto sugli sviluppi della Riforma nel corso dei secoli, suggerendo tra l’altro un interessante albero genealogico delle chiese evangeliche.

A proposito, il settimanale Riforma propone una utile e interessante cronologia essenziale del secolo della Riforma. Una cronologia che, significativamente, non prende le mosse dal 1517 ma parte dal 1454, anno in cui Gutenberg pubblicò la sua Bibbia: un progresso tecnico che diede il via a una diffusione massiccia della Parola di Dio e, di conseguenza, al pensiero dei Riformatori.

Sull’Osservatore romano si racconta invece la storia della Bibbia complutense, opera monumentale e notevole esempio di testo plurilingue (ebraico, latino, greco disposti su colonne parallele).

Momento archeologia. A Qumran, segnala la Stampa, è stata scoperta una dodicesima grotta (senza rotoli però, depredati nei secoli passati).

Citazione della settimana. «La volgarità del linguaggio denuncia la miseria del pensiero»: a dirlo fu la scrittrice Marguerite Yourcenar, citata di recente dal Gazzettino.

Chiudiamo parlando di radio: nella puntata di domenica 12 novembre del programma “Un libro tira l’altro” su Radio 24 (ore 22.30) Salvatore Carrubba recensirà il libro “La vita di C.S. Lewis. Genio eccentrico, profeta riluttante” di Alister McGrath. Una bella soddisfazione per BE edizioni e per l’editoria evangelica.

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