Le notizie della settimana – 23 settembre

By 23 Settembre 2017Focus

Sulle prime pagine dei giornali di questa settimana si parla molto di politica. In sintesi: pare che i maggiori partiti, esclusi i 5 Stelle, siano sulla buona strada per un accordo sulla legge elettorale, fondamentale per andare al voto (c’è convergenza su un sistema misto con prevalenza proporzionale); l’inchiesta Consip torna in primo piano per uno strascico su presunte manovre poco trasparenti nelle indagini; in Lazio è ancora allarme chikungunya, sarebbero almeno 48 i casi recenti; Luigi Di Maio viene dato per sicuro vincitore alle primarie del M5S (uno dei suoi primi gesti da premier in pectore non è stato esattamente all’insegna della laicità), mentre in Sicilia i giudici hanno avuto da ridire sulle regionarie che hanno incoronato Giancarlo Cancelleri; nel centrodestra continua la disfida per la guida della (possibile) coalizione; un libro rilancia la vicenda di Emanuela Orlandi, rivelando un dossier potenzialmente esplosivo (già smentito dal Vaticano); grattacapi per Ryanair, che a forza di proposte low cost si è trovata momentaneamente senza piloti e ha lasciato 400 mila passeggeri a terra.
Sul fronte internazionale è muro contro muro – con tanto di arresti di funzionari locali – tra governo spagnolo e amministrazione catalana in vista del referendum sull’indipendenza che la regione ha programmato per domenica 1 ottobre e che Madrid cerca di fermare; ancora minacce reciproche tra Trump e Kim Jong Un; impegno a tutto campo per i soccorsi ai terremotati rimasti sotto le macerie a Città del Messico in seguito alla scossa (8.1 gradi di magnitudo) che ha provocato finora almeno 250 vittime accertate.

Tra i temi che hanno fatto discutere c’è però anche la legge Fiano, che inasprisce le pene per l’apologia di fascismo (sì, pare che in Italia serva una legge anche per questo), tra le critiche di chi sostiene che sia tecnicamente inapplicabile (“finiremo per multare i documentari”) e di chi la considera concettualmente sbagliata (“non è mettendo al bando un’idea che la si estirpa”). A chiedere a Fiano di andare fino in fondo è invece lo storico evangelico Giancarlo Rinaldi che in una lettera aperta sollecita il parlamentare a mettere fuori legge addirittura i Patti lateranensi, definiti all’epoca “la più fascista di tutte le leggi”.

Pagina esteri. Partiamo dalle notizie di cui si è parlato di meno. Sono oltre cinquanta le vittime delle alluvioni in Niger. Tre attentati suicidi a breve distanza hanno causato quindici vittime, soprattutto donne, nel nord-est della Nigeria. In Kenya, informa l’Osservatore romano, 370 mila bambini soffrono la fame.

Intanto un nuovo uragano, Maria, sta imperversando sulle isole caraibiche.

Sulle pagine del Corriere arriva una vicenda che ha fatto discutere a lungo gli Usa, ma fino a oggi che è stata pressoché ignorata dai giornali nostrani: la denuncia di una coppia gay nei confronti di un pasticciere che, per motivi di coscienza, si era rifiutato di preparare una torta per il loro matrimonio. Da un lato i due reclamavano contro la violazione delle leggi anti discriminazione, dall’altro il professionista – che, scrive il Corriere, in laboratorio “tiene una Bibbia a portata di mano” – si appellava al Primo emendamento della Costituzione Usa, che garantisce la libertà di parola e il rispetto della fede religiosa. I diversi gradi di giudizio hanno dato torto al pasticciere, che mentre si appella alla Corte Suprema guadagna uno sponsor di peso: il presidente Donald Trump. La Corte al momento è divisa; vedremo chi, alla fine, festeggerà.

A Kiev, in Ucraina, 500 mila evangelici si sono riversati nella piazza principale della capitale per festeggiare il cinquecentenario della Riforma protestante e «ringraziare Dio per la sua fedeltà verso il Paese».

A Londra, dalle parti di Hyde Park, si celebra l’annuale culto a cavallo, che giunge quest’anno alla sua cinquantesima edizione.

Nel frattempo, sempre oltremanica, un sondaggio ha rivelato un dato sconsolante: il 51% degli interpellati si è definito credente, ma solo il 6% di loro ha dichiarato di leggere la Bibbia, pregare e frequentare le riunioni.

A proposito di sondaggi: è stato pubblicato negli Usa l’annuale studio sui cambiamenti dell’identità religiosa del Paese. La ricerca, realizzata per conto del Public Religion Research Institute, conferma la flessione dei credenti di origine europea (i white Christians ora sono meno della metà del totale) e il declino degli evangelici (reggono bene nel granitico Mississippi, per il 60% di confessione battista); a fronte di questo si registra una crescita non entusiasmante delle altre religioni, che però trovano credito tra i giovani (con le intuibili prospettive per i prossimi decenni).
Lo studio completo è qui, ma se volete è disponibile anche una interessante mappa interattiva.

L’ora di religione (cattolica) esce dalle scuole del Lussemburgo, sostituita da un’ora di “valori della convivenza”.

Cronache locali. Secondo il settimanale Riforma, negli ultimi dieci anni i valdesi in Italia sono diminuiti di circa tremila unità: cifra preoccupante se paragonata al totale dei membri che, oggi, si ferma poco sotto quota 17 mila (ma, stando ad altre fonti, andrebbe pure peggio).

In Abruzzo l’Università di Teramo ha firmato un accordo per attività di alta formazione e ricerca con l’Università evangelica del Camerun.

La chiesa evangelica Adi di Favara (AG) festeggia i cinquant’anni dalla sua fondazione con due culti (uno dei quali, domenica 24, all’aperto) e una mostra fotografica.

A cinque anni dai fatti contestati è stato condannato per abuso edilizio un pastore ivoriano di Pavia (e l’ha pagata piuttosto cara).

Capitolo svarioni. La notizia del possibile ritrovamento, a Roma, di un’olla contenente i resti di San Pietro ha tratto in inganno un sito americano di informazione religiosa. I resti, ricorderete, sono stati rinvenuti in una chiesa romana di Trastevere, Santa Maria in Cappella; peccato che i redattori d’oltreoceano, poco avvezzi alle non sempre chiare denominazioni degli edifici di culto cattolici, abbiano tradotto con «chiesa di Santa Maria, situata a Cappella, in Italia». E, in assenza di maggiori dettagli sulla località, non hanno trovato di meglio che aggiungere “nel distretto di Trastevere”.

Svarione di forma anche per la Rai, praticamente l’unica testata a non aver imparato che l’antonomasia richiede la minuscola (Rolling Stones è “la bibbia del rock”, non la Bibbia).

Rubrica appuntamenti. Si chiude domenica a Ferrara la Mostra della Riforma del XVI secolo organizzata dalla chiesa evangelica Cerbi.

Continua fino a lunedì l’edizione 2017 di Torino Spiritualità, incentrata sul tema “Piccolo me. Restare o diventare bambini”.

Martedì 26 settembre a Roma, presso la Camera dei Deputati, si tiene un convegno sulla libertà religiosa in Russia a cura del Cesnur.

È stato reso noto il programma di Trento 500 Riforma, che dal 23 al 27 ottobre tenterà di presentare Lutero (e non solo) nella città del Concilio. L’iniziativa, organizzata dalla locale chiesa evangelica Cerbi, si articolerà in cinque pomeriggi e racconterà il contributo evangelico tra fede, società, storia, attualità, cinema e musica con interventi di Leonardo De Chirico, Stéphane Simonnin, Alessandro Martinelli, Nicola Sfredda. Su cortese invito del pastore Giuseppe Rizza ci sarà anche il responsabile editoriale di evangelici.net, Paolo Jugovac: giovedì 26 interverrà sul tema Da Lutero a Trump. Cinque secoli di evangelici. Agli incontri si aggiungerà una mostra sul cinquecentenario, visitabile dal 21 al 29 ottobre.

Parentesi di costume. «Ritornare ad avere il coraggio dei grandi valori di cui è piena la nostra storia; ricercare la bellezza, non in senso estetico ma come autenticità; ritrovare la grande responsabilità sociale e culturale che aveva Francesco nel suo tempo», una responsabilità che implica la capacità di «abbandonare i piccoli orizzonti e fare grandi cose, con un pizzico di sana utopia»: è la speranza di Gianfranco Ravasi, espressa ad Assisi nel confronto con esponenti della cultura e rappresentanti religiosi.

Sulla fine dell’autorevolezza riflette invece Luca Sofri: un problema non da poco per la società, che sta smettendo «di riconoscere un’autorità morale, civile e sostanziale a qualunque istituzione o persona o principio che un tempo era condiviso». Si tratta di un “circolo vizioso” e, rileva Sofri, sono le autorità a doverlo interrompere «dimostrandosi straordinariamente eccezionali e autorevoli ogni giorno, perché ogni piccolo fallimento (“e che vuoi che sia! Tu non sbagli mai?”) sgretola il mondo che è appoggiato su quella autorevolezza».

Angolo cultura. Enzo Bianchi sulla Stampa ritrova nella Genesi la «valorizzazione del rapporto uomo-donna, valorizzazione della completezza: non c’è una svalutazione della sessualità né una visione cinica o angosciata della differenza sessuale». Si tratta anche – nota il fondatore della comunità di Bose – di una lezione di rispetto: «gli umani sono immagine di Dio, ciascuno di loro nell’umanità di cui fa parte, in sé sono uniti e si completano accettando la differenza reciproca».

Un affascinante progetto scientifico – anzi, quasi fantascientifico – potrebbe permettere di conoscere meglio chi, nel corso dei secoli, ha maneggiato i manoscrittiarrivati fino a noi: attraverso l’esame del dna ricavato dai volumi dovremmo scoprire qualcosa di più sulla vita (e la morte) di amanuensi e studiosi che si sono avvicendati tra le pagine miniate. Il primo testo preso in esame è un raro esemplare medievale, conservato a Oxford, del Vangelo di Luca. Risale al XII secolo e in questo caso il dna residuale delle tarme dovrebbe aiutare a chiarire la datazione e il luogo in cui è stato realizzato.

Pagina spettacoli. La fede «è una compagna di vita, un bel cammino che fai giorno per giorno. Credo, dunque sono». Parola di Lorella Cuccarini, intervistata da Avvenire.

Chiudiamo con lo sport. Il Giro d’Italia 2018 prenderà il via, per la prima volta, in Israele: in diverse occasioni la corsa rosa ha esordito all’estero, ma mai fuori dal continente. La decisione vuole essere un gesto di amicizia, ma anche una sorta di gemellaggio nel ricordo di Gino Bartali, che durante la guerra rischiò la vita per contribuire a salvare centinaia ebrei destinati ai campi di sterminio: «onoreremo la sua memoria e ne celebreremo la grandezza», sottolinea l’organizzazione.In Israele si correranno tre tappe, con suggestiva partenza, il 4 maggio, da Gerusalemme.

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